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Punta estrema dello stivale, protesa verso la Sicilia, la Calabria è una regione in cui il sole la fa da padrone, solcata da profonde valli, aspre montagne, con paesini fiabeschi e una costa di splendide spiagge. Una terra ricca di monumenti, di cultura e di bellezze paesaggistiche che merita di essere conosciuta ed esplorata.
Si parte da Catanzaro, la “città delle tre V”: San Vitaliano, il patrono, Vento, che soffia costante, e Velluto, la cui lavorazione risale al tempo dei Bizantini. Tra il 1300 e il 1700 la città fu un importante polo per la tessitura della seta, come testimonia il nome alcune vie, come via Filanda e via Gelso Bianco. Il parco della Biodiversità Mediterranea, villa Margherita, il Museo delle Arti e, nei dintorni, la Riserva naturale regionale Valli Cupe di Sersale valgono una visita.
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Reggio Calabria, in una splendida posizione sullo Stretto di Messina e alle pendici dell'Aspromonte, gode della vista della Sicilia e dell'Etna. Fu una delle prime colonie greche: proprio nel museo dedicato alla Magna Grecia, si possono ammirare reperti storici come i Bronzi di Riace, mentre le mura greche, del IV secolo a.C., rappresentano le fondamenta dell’antica cinta muraria della città. Il lungomare, splendida passeggiata, è ricco di piante esotiche, e il Castello Aragonese, la chiesa degli Ottimati, la Cattedrale di Maria SS.ma Assunta, la più grande della Calabria, sono destinazioni altrettanto interessanti.
Crotone, "culla della civiltà", si rivela al Museo Archeologico Nazionale, che segue l’evoluzione dell'antica Kroton, fondata nel VIII secolo a.C., e al Parco e Museo Archeologico di Capo Colonna, dove ancora si erge una colonna del maestoso tempio dedicato a Hera Lacinia, sull'omonimo promontorio.
Cosenza è un’altra bella città, ricca di arte, storia e cultura, chiamata anche l'Atene italiana. È adagiata su sette colli, circondata da un territorio eterogeneo, tra il massiccio del Pollino, zone collinari e vallate, fiumi e torrenti. Il territorio della provincia, bagnato da Ionio e Tirreno, offre santuari ed eremi, tutt’ora isolati, pitture rupestri, paesi fantasma, castelli svevi, grotte marine e spiagge bellissime.
Poi, non resta che l’imbarazzo della scelta. Stilo, in provincia di Reggio Calabria, è patria del filosofo Tommaso Campanella e appare immune allo scorrere del tempo, con un centro storico ancora perfettamente conservato, la maggiore attrattiva del paese insieme all'insediamento monastico bizantino della Cattolica. E, ancora, Rossano Calabro e il suo passato bizantino, Gerace, detta “la Gerusalemme dello Jonio”, Serra San Bruno e la sua Certosa.
Le località di mare, dal Tirreno allo Jonio, non mancano di stupire. Il borgo marinaro di San Nicola Arcella, in provincia di Cosenza, offre una vista unica sul golfo di Policastro, dall'Isola Dino a Palinuro, mentre Tropea è nota per le sue acque azzurre e limpide. Sulla costa opposta, la Riviera dei Gelsomini comprende splendide località come Roccella ionica. Isola di Capo Rizzuto, più a Nord, ospita la Riserva Marina e uno dei monumenti più prestigiosi della Calabria: Le Castella, imponente roccaforte unita alla terraferma da un piccolo lembo di terra.
L’entroterra non è da meno: il Parco Naturale della Sila e il Parco Nazionale del Monte Pollino, che sconfina in Basilicata, offrono paesaggi montuosi incontaminati e variegati, dove praticare sport come trekking, rafting, mountain bike o escursioni speleologiche.
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Nel pomeriggio cavalcammo per tre miglia su una bellissima collina coperta di aranci, limoni, e ulivi, mandorli e di altri alberi da frutto che, le contrastanti macchie di verde e per la varietà della loro altezza e forma, offrivano uno dei più vari ed intensi panorami che avessi mai visto anche in Italia che pure è paese di meravigliosi paesaggi.
Henry Swinburne (1743 - 1803), scrittore e viaggiatore britannico
La cucina calabrese, per chi sopravvive al peperoncino, è fantastica! Povera, ma ricca di sapore, annovera un’infinità di pietanze e preparazioni di carne, pesce e verdure, oltre ad una varietà sconfinata di pasta fatta in casa, e insaccati di maiale, come la celeberrima ‘nduja e la soppressata. I vini, strutturati e molto sapidi, hanno origini antiche: basti pensare che la Calabria, un tempo, era chiamata Enotria, vale a dire “la terra del vino.
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