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La Campania è paesaggi, una cucina imperdibile, panorami, mitologia e storia: nel dubbio, per dare un ordine nel raccontare le infinite sfaccettature di questa regione, non si può che partire da Napoli, una regione nella regione. Maestosa, avvolgente, elegante, ma anche popolare, chiassosa, veracemente di cuore, Napoli è una città che indubbiamente colpisce e vale la pena di conoscere, in ogni sua manifestazione. Il Golfo di Napoli, dominato dal Vesuvio, è un’icona: percorrendo il lungomare Caracciolo, la riviera di Chiaia si arriva a Piazza del Plebiscito, al Teatro San Carlo, al Maschio Angioino (Castel Nuovo). Sono questi alcuni dei simboli della affascinante città della Sirena Partenope.
È dal molo Beverello che si parte, per ammirare le perle del golfo: Ischia, dove vedere il Castello Aragonese e godersi le terme e la mondanità; Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022; oppure Capri, per vivere l’atmosfera della “Piazzetta” e lasciarsi suggestionare dai suoi meravigliosi ed unici Faraglioni.
Dall’altra parte del Golfo, Pompei ed Ercolano, le vestigia legate all’eruzione del Vesuvio la cui lava le ha avvolte e mantenute nei millenni.
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Amalfi e la Costiera, Patrimonio dell’UNESCO, non sono da meno. La si può apprezzare nelle sue mille sfaccettature con un giro in barca lungo la costa o percorrendo i 7 km del sentiero degli Dei, che collegano Agerola a Positano, oppure ancora sfrecciando assicurati alla zipline che sorvola il vallone di Furore. Poi è d’obbligo soffermarsi nei suoi paesi, ammirando i vivaci colori delle ceramiche a Vietri sul Mare, visitando le ville romane di Minori o la conosciutissima Villa Ruffolo di Ravello, a memoria di quando Amalfi era una delle quattro repubbliche marinare, oppure ancora facendo shopping a Positano, nella miriade di boutique che animano questo incantevole borgo marinaro sorrentino. La penisola di Sorrento, la città che ha ispirato la famosa canzone di Lucio Dalla dedicata al tenore Enrico Caruso, si protende verso Capri con i suoi meravigliosi scorci e le sue splendide scogliere.
Architettura e storia si incontrano poi alla Reggia di Caserta, anch’essa Patrimonio dell’UNESCO,1200 stanze e un parco sconfinato che ne fanno la residenza reale più grande del mondo, a testimonianza dello sfarzo dei Borbone, nell’ultima testimonianza del “barocco italiano”. La natura si manifesta con la sua grandiosità, oltre che con le meravigliose coste affacciate sul Tirreno, con il Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, il secondo parco italiano per estensione, che si estende dal mare fino all'Appennino, dalla Certosa di Padula, ai confini con la Basilicata, alle spiagge in cui si narra che il timoniere di Enea cadde in mare. E proprio al nocchiero di Enea è intitolato Capo Palinuro, che si raggiunge via mare da Salerno, navigando verso la Costiera Amalfitana sfiorando scogliere, scogli e grotte, fra cui la più bella e imperdibile è la Grotta Azzurra.
Ma tutta la Campania felix, come era chiamata nell’antichità per la sua opulenza, è un susseguirsi di meraviglie: Paestum e i suoi templi, a ricordarci lo splendore della Magna Grecia, Castellabate, classificato fra i borghi più belli d’Italia, che sorge attorno al castello da cui prende il nome e conserva l'impianto medievale, una splendida chiesa del XII secolo e le residenze gentilizie seicentesche, piene di opere d’arte. Oppure Salerno, con il bel lungomare e il Castello medioevale di Arechi che domina la città e il golfo dall'alto, o Benevento, che ricorda la vittoria dei romani su Pirro e si si trova nell'entroterra, un museo a cielo aperto con i suoi monumenti afferenti a tre epoche: romana, longobarda e pontificia.
La Campania è poi nota per le prelibatezze che ha regalato al mondo, partendo dalla pizza, alimento insostituibile, passando per i dolci come le sfogliatelle, la pastiera, il limoncello… e tanto, tanto altro!
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La Campania è unica e impareggiabile. Per me l’Italia inizia da Napoli.
Gérard Depardieu
"Tuosto, vacante, stuorto e cu’ ‘a ponta", vale a dire "duro, vuoto, storto e con la punta": queste sono le caratteristiche del cornetto portafortuna, uno dei simboli della tradizione artigianale e del carattere di Napoli. Questo talismano, le cui origini sono antichissime, è simbolo di fortuna, fertilità e prosperità. Perché sia efficace, poco importa che sia di corallo o di pietre preziose, semplice o ornato di corone o sormontato dallo scartellato, il gobbo portafortuna: il curniciell’ deve essere oggetto di dono, e solo così potrà assolvere alla sua leggendaria funziona scaramantica e propiziatoria!
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