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L'Umbria è l’unica regione centro meridionale che non si affaccia sul mare: nel cuore della penisola, il suo carattere è rappresentato dalla varietà paesaggistica, in un susseguirsi di aree collinari, laghi come il Trasimeno e il Piediluco, valli fluviali, come la Valle Umbra e la Valtiberina, per poi innalzarsi progressivamente con le dorsali montuose della Valnerina, fino agli oltre 2.470 metri del Monte Vettore, la cima più elevata dei Monti Sibillini. "Regione verde", "terra di San Francesco", "cuore d’Italia" sono solo alcuni dei suoi appellativi: verde lo è senza dubbio, di San Francesco ci sono splendide testimonianze ad Assisi, e del cuore non ha solo la posizione, centrale, ma le mille emozioni che sa suscitare in coloro che la visitano.
Il capoluogo, Perugia, è di origine umbra, è stata rifondata dagli Etruschi e dominata dai Romani, ed ha avuto il suo momento di maggior splendore fra l’XI e il XIII secolo, quando vennero eretti buona parte dei monumenti e degli edifici che la caratterizzano ad oggi, come la Fontana Maggiore, il Palazzo dei Consoli e del Podestà e il Palazzo dei Priori. Sotto lo Stato Pontificio (1540) è papa Paolo III Farnese a iniziare la costruzione della Rocca Paolina, che ingloba il cuore medievale della città e di cui sono visibili oggi resti di grande impatto scenografico. Vale la pena di visitare anche la Cattedrale, gli affreschi del Perugino nel Collegio del Cambio e i borghi di porta S. Angelo, porta S. Antonio e Fonte Nuovo, oltre alla Galleria nazionale dell’Umbria, dedicata all'arte umbra e ad alcune tra le più significative opere dell'arte dell'Italia centrale, dal XIII al XIX secolo.
L’estate è il momento di Umbria Jazz, storica manifestazione musicale che dal 1973 invita in città e nei dintorni il gotha della musica jazz mondiale, ed Eurochocolate, dedicata alla cultura del cioccolato, si svolge nel mese di ottobre in omaggio al cioccolato e al Bacio Perugina, che nacque qui dalla grande immaginazione di Luisa Spagnoli.
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Di memoria francescana, ad Assisi regnano la spiritualità i capolavori da essa ispirati. Il fulcro è la grandiosa basilica di Assisi, edificata a partire dal 1226: due chiese sovrapposte, che conservano spettacolari affreschi realizzati dalle scuole di Giotto, Cimabue e Simone Martini nella Chiesa Inferiore, e gli affreschi degli stessi Cimabue e Giotto nella Chiesa Superiore. Da visitare sono anche la piazza del Comune e la Rocca Maggiore, che sovrasta la città. L’itinerario Francescano non può che includere Gubbio, teatro dell'incontro tra San Francesco e il lupo, con la trecentesca piazza Grande su cui si affacciano il Palazzo dei Consoli e Palazzo Pretorio, ma anche il Duomo e il Palazzo Ducale.
Spoleto è forse la più caratteristica delle piccole capitali del Medioevo. Qui, dal 1958, si svolge un altro festival di respiro internazionale che abbraccia musica, arte, cultura e spettacolo, il Festival dei Due Mondi. Spoleto è unica nel suo genere per la sua piazza dalla forma allungata, in cui campeggia il Duomo romanico, ma anche per la presenza della rocca di Albornoz, che domina la città, e del grandioso Ponte delle Torri, lungo 230 metri e alto 76, realizzato come acquedotto verso il XIII secolo.
Orvieto è abbarbicata su uno sperone di tufo: basta un colpo d’occhio della città alta per imprimere un ricordo indelebile. Il Duomo rinascimentale, riccamente decorato, è uno degli edifici sacri più belli d’Italia, con i suoi magnifici portali e i bassorilievi che ne ornano la facciata. Il pozzo di San Patrizio, del XVI secolo, è un altro luogo da non perdere, con le sue rampe elicoidali che si inabissano per decine di metri nel sottosuolo della città.
L’Umbria accoglie molte “Bandiere arancioni”, il riconoscimento di qualità turistico ambientale del Touring Club: Montefalco, Città della Pieve e Norcia, famosa per il tartufo, Bevagna, il paese della gaite (le botteghe artigiane storiche) e Spello, di fondazione romana, con la Villa dei Mosaici recentemente scoperta, Trevi, dove è nata l’Associazione Città dell’Olio, Montone, piccolo paese ricco di arte e di gastronomia, Vallo di Nera, Panicale, famoso per le terrazze naturali.
La verde Umbria, poi, è un autentico paradiso per lo sport o il relax all’aria aperta. Trekking e passeggiate a cavallo alle pendici dei Sibillini, o a Pian Grande, sotto a Castelluccio di Norcia, che quando fiorisce è uno spettacolo unico al mondo, canoa, rafting e canyoning in Valnerina sono solo alcune delle attività che si possono praticare in contesti naturali di assoluta bellezza. Una delle mete più sconosciute? Monte Cucco, con la sua grotta.
In Umbria non c'è il mare, ma non manca il blu: dal lago Trasimeno, un grande specchio d’acqua non profonda al centro del quale campeggia la piccola isola Polvese, circondato da borghi come Castiglione del Lago, e la cascata più importante d’Italia, le Marmore, vicino a Terni, tre salti d’acqua per 165 metri di caduta.
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L’Umbria è un mondo intero, un continente, non una piccola regione d’Italia. Qui il tempo ha un ritmo differente perché tutti gli orologi segnano anche l’eterno e l’inutile.
Vittorino Andreoli, scrittore, poeta e psicologo
Come non magnificare l’enogastronomia umbra? Il tartufo è uno dei protagonisti, magari grattugiato sugli strangozzi, pasta acqua e farina, o sugli strascinati, sulle sagne coi fagioli e sulle pappardelle. Fantastici i “lievitati”, con la torta al testo, da farcire con salumi e formaggi o verdure del territorio, e le cresciole con i ciccioli, per gli amanti dei cibi saporiti, ma anche il brustengo di patate e verze, le salsicce con l'uva, l'erba cotta e la faraona. Sua maestà l'olio extravergine di oliva è complemento di ogni piatto, protagonista delle immancabili bruschette, perfetto inizio di un pasto generoso, come si gusta qui. Non mancano i dolci, biscotti secchi come i mostaccioli di San Francesco o le pinoccate.
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