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La morfologia del Canada, alla luce del fatto che il Paese è il secondo al mondo per estensione, è a dir poco varia. Estendendosi su 9.984.670 km² (di cui 9.093.507 km² occupati da terre emerse e 891.163 km² da acque), il Canada è grande quanto il 58,39% della Russia (17.098.242 km²) e poco più piccolo dell'Europa (10.180.000 km²).
Occupando una vasta parte del continente nordamericano (precisamente il 41%), il Canada si estende al di sopra di un territorio compreso tra l'Oceano Pacifico (Ovest), l'Oceano Atlantico (Est), gli Stati Uniti continentali (Sud), l’Alaska (Nord-Ovest) e l'Oceano Artico (Nord). La Groenlandia è situata a Nord-Est rispetto al territorio continentale canadese mentre, non molto a Sud di Terranova, si trova Saint-Pierre e Miquelon, collectivités d'outre-mer francese. Dal 1925 il Canada rivendica la proprietà della porzione di Artide compresa tra i 60° e i 141° Ovest rispetto al Polo Nord, sebbene tale vertenza rimanga, ancora oggi, non universalmente riconosciuta.
L'insediamento più a Nord del Canada (e del mondo) è la Canadian Forces Station (CFS) Alert situata nel Nunavut, sull'estremità Nord dell'isola di Ellesmere (latitudine di 82.5°N), a 834 km dal Polo Nord.
Ci sono diverse zone climatiche in Canada: le regioni settentrionali, la zona centrale, la costa orientale e la costa occidentale.
Le regioni settentrionali, dal clima artico, sono caratterizzate da temperature molto rigide, che raggiungono anche i 35°C sotto lo zero durante l'inverno, mentre la media, durante la breve estate, arriva ai 0°C.
La zona centrale, caratterizzata da un clima continentale, ha inverni molto rigidi e nevosi, con una durata molto prolungata che va approssimativamente da novembre ad aprile. Seguono primavere molto brevi, ed estati calde e afose, con temperature molto alte di giorno, anche di 40° C., mentre le notti sono sempre fresche.
La costa orientale è soggetta all'influsso delle correnti polari e pertanto è caratterizzata da inverni rigidi ed estati fresche e piovose.
La costa occidentale del Pacifico è mitigata dalle correnti oceaniche, quindi le temperature sono un po' più miti rispetto alla costa orientale. Gli inverni sono freddi sulla costa occidentale, ma con temperature del tutto accettabili, intorno a 0°C di media, mentre le estati sono fresche e mediamente piovose.
Per un viaggio nel Nord del Canada sono consigliabili i mesi di luglio e agosto, quando si può approfittare di temperature meno gelide, mentre per il resto del Paese, evitando i mesi più caldi ed afosi di luglio e agosto, da maggio a ottobre si gode di belle giornate di sole e di temperature più fresche e, soprattutto tra settembre e ottobre, è possibile ammirare gli stupendi colori autunnali.
La moneta locale del Canada è il Dollaro canadese (C$ o CAD). Nel Paese è possibile effettuare cambi di valuta sia presso le banche sia presso gli istituti di credito, sebbene in questi ultimi il cambio potrebbe non essere favorevole. Lungo il confine con gli Stati Uniti d’America non è raro che si accettino anche i Dollari statunitensi.
Sebbene le principali carte di credito siano riconosciute sull’intero territorio canadese è doveroso segnalare che è fortemente consigliato, onde incorrere in spiacevoli imprevisti, confrontarsi con il proprio istituto bancario prima della partenza. Qualora si avesse intenzione di avventurarsi nelle zone più remote del Paese è sempre raccomandabile portare del denaro contante, dal momento che è possibile che le carte di credito non vengano accettate.
Circa il 60% dei Canadesi è madrelingua inglese e il 24% è madrelingua francese. Del restante 16%, la maggior parte (14%) parla altri idiomi europei, per lo più tedesco e italiano, mentre solo il 2% circa delle lingue parlate sono autoctone (inuit e indiane d'America). Nel Canada continentale sono riconosciute due lingue ufficiali (inglese e francese) mentre nel Nunavut sono riconosciute ben undici lingue ufficiali (inglese, francese e nove lingue indigene).
L'inglese, alla luce della storia coloniale canadese, si è affermato come la lingua più parlata, mentre il francese è ampiamente parlato in Québec, nel Nuovo Brunswick e nell’Ontario Nord-orientale, ma esistono comunità francofone minori disseminate nel territorio delle altre province. Sebbene siano in molti a parlare abitualmente una sola delle due lingue ufficiali, i cittadini canadesi imparano sia il francese che l’inglese sui banchi di scuola.
Il Canada comprende, all’interno dei suoi confini, ben 6 fusi orari. Di seguito gli orari locali rispetto all'ora italiana:
L'ora legale è in vigore dalla seconda domenica di marzo alla prima domenica di novembre.
120 volt, 60Hz. Sono presenti sia prese di tipo A che prese di tipo B.
Al momento di preparare la valigia, meglio preferire abiti comodi e pratici: a meno che non siano previsti da occasioni programmate nel corso del viaggio, i capi di vestiario troppo eleganti rischiano di essere inutili. Che si vada in Canada in estate, autunno, inverno o primavera, nella valigia non devono mai mancare almeno un pile, una felpa o una maglia di lana. Per i più piccoli, o per i più freddolosi, è bene non dimenticare un cappello di lana, che copra possibilmente anche le orecchie, e un piumino leggero (anche in estate).
Sebbene l’estate canadese sia, in certe aree, molto calda, presenta sbalzi termici nel ciclo giorno-notte ed elevati indici di umidità. È sempre consigliato, durante il periodo estivo, mettere in valigia sia capi leggeri che qualche indumento pesante. Qualora si parta per un’escursione concomitante al periodo di popolamento degli insetti (giugno-luglio) si consiglia di indossare vestiti di colore chiaro dal momento che li attirano in minor misura, e di munirsi di repellenti.
Se si decide di godere dei paesaggi innevati del Canada nei periodi invernali, non possono mancare in valigia indumenti termici tecnici, guanti, sciarpe o scaldacollo (per i bambini l’ideale sono i passamontagna), giacche a vento e scarpe impermeabili calde aventi, preferibilmente, la suola di gomma. Meglio lasciare a casa le pellicce, i cappelli in pelliccia o capi simili perché, oltre a essere poco pratici, sono malvisti dai locali (sia nativi che non).
Ombrello e giacca impermeabile sono capi essenziali: sebbene le piogge si concentrino nella stagione primaverile, non è raro che si venga sorpresi da un temporale estivo.
In Canada la popolazione è per il 44% cattolica, per il 30% protestante. Il 12% si dichiara non religioso/ateo, e la percentuale restante pratica altre religioni.
La società canadese è il prodotto di innumerevoli ondate migratorie che, a partire dalle prime esplorazioni della fine del 1400, hanno finito col rendere il Paese uno degli stati più multietnici del pianeta. I coloni, per secoli, provennero quasi esclusivamente da Gran Bretagna, Irlanda e Francia, sovrapponendosi, gradualmente, alle popolazioni autoctone che si vedevano progressivamente confinate negli esigui spazi delle riserve. La dicotomia Canada francese / Canada anglosassone, di origine storico-politica, ha segnato la storia canadese almeno fino alla fine della seconda guerra mondiale. Solo successivamente la società canadese, sul piano sia etnico sia linguistico, è diventata plurale, sotto l’impulso delle politiche migratorie e della attenzione per i popoli nativi, oltre che per la loro cultura.
Il Canadian Citizenship Act (1946) fu la prima legge al mondo a non prevedere differenziazioni tra cittadini per nascita e naturalizzazione mentre l’Immigration Act (1967) fu il primo ad abolire quote per l'immigrazione sulla base di fattori quali religione, cultura e provenienza geografica. A partire da tali leggi, a partire dal secondo dopoguerra, il Canada ha accolto un numero di immigrati superiore, in valore assoluto, a quello di qualsiasi altro Paese. Nel 2001, oltre alle lingue dei popoli autoctoni, al francese e all’inglese, in Canada erano parlate più di 100 lingue.
Il multiculturalismo è diventato un tratto caratteristico della società canadese, ampiamente propagandato dal governo come un contributo che il Canada offre alle sfide di un mondo globalizzato.
Accanto allo sviluppo delle politiche multiculturali si è assistito, a partire dagli anni ’60, a una rinnovata attenzione ai popoli autoctoni (riconosciuti con i nomi collettivi di Aboriginal People, First Nations o Native People). Complessivamente gli Indiani, gli Inuit e i meticci rappresentano, ad oggi, circa il 3% della popolazione canadese. Gli Indiani pellerossa, appartenenti a 608 diverse realtà tribali, rappresentano il gruppo indigeno più numeroso. Si contano circa 700.000 pellerossa cosiddetti “registrati”, ovvero iscritti in un apposito registro che li autorizza a vivere in una delle 2.370 riserve e a sfruttarne le risorse naturali. I pellerossa “non registrati” e i meticci ammontano, complessivamente, a circa 200.000 / 300.000 unità mentre gli Inuit, nativi della regione artica/sub-artica, si contano in circa 118.420 individui. La distribuzione territoriale non è omogenea in quanto i pellerossa “registrati” rappresentavano, al 1999, un quarto della popolazione dei Territori del Nord-Ovest e dello Yukon, il 2% di quella dell’Ontario, l’1% di quella del Manitoba e oltre l’85% di quella del Nunavut.
Si stima che i primi uomini a giungere nella regione geografica del Canada siano arrivati dall'Asia attraverso lo Stretto di Bering circa 14.000 anni fa. Queste ondate migratorie sono alle origini dei discendenti degli attuali Indiani canadesi e delle popolazioni Inuit.
Intorno all'anno mille, dopo essere sbarcati presso l'Anse aux Meadows, misero radici in Canada anche i primi Europei: i Vichinghi si insediarono nella zona settentrionale dell'isola di Terranova, denominata Vinland (terra del vino), e si spinsero fino alle cascate del Niagara.
Nel 1497 l'italiano Giovanni Caboto, incaricato dagli Inglesi, raggiunse l'isola di Terranova per esplorare le coste nordamericane. Il Canada divenne possedimento della Francia nel 1534, quando l'esploratore francese Jacques Cartier prese possesso della zona del fiume San Lorenzo in nome del re Francesco I. Samuel de Champlain, nel 1604, stabilì la prima colonia permanente a Port Royal, Acadia (l'attuale Annapolis Royal, Nuova Scozia) e 4 anni dopo fondò la colonia del Quebec. Il progetto di un impero americano francese, voluto dalla Nuova Francia che nel 1608 aveva come capitale la città di Quebec, fece scoppiare un conflitto tra Francia e Gran Bretagna. Le guerre per il dominio coloniale del Nord America, che vedono schierate queste due potenze, sono state denominate Guerre Franco-Indiane. Nel 1615 vennero scoperti i laghi Huron e Ontario: vi si insediarono i primi missionari, che tentarono di convertire gli Irochesi e gli Uroni, nativi del luogo.
Nel 1763, dopo la Guerra dei Sette Anni, quel che rimaneva della Nuova Francia venne assorbita dalla Gran Bretagna. Con l'Atto di Unione del 1840 vennero fuse le allora due colonie dell'Alto e Basso Canada: la prima a prevalente cultura britannica, la seconda di spiccata cultura francofona. L'obiettivo era quello di tentare di assoggettare il Basso Canada alla cultura e alla lingua inglese. Nel 1867 alcune colonie britanniche del Nord America, la Provincia del Canada, il New Brunswick e la Nuova Scozia si unirono nella Confederazione canadese. Il dominio del Canada ottenne la piena indipendenza nel 1931.
Dalla sua nascita il Canada ha visto cambiare le sue frontiere con gli stati confinanti ben sei volte, mentre internamente è passato da quattro a dieci province e tre territori.
Alla luce dell'emergenza sanitaria in corso, ciascun Paese sta adottando misure restrittive e preventive in continua evoluzione. Si raccomanda pertanto di consultare il sito Viaggiare Sicuri: http://www.viaggiaresicuri.it/country/CAN
Il visto d'ingresso è soggetto all'approvazione dell'Immigration Office. Nel caso lo stesso non venisse approvato, i clienti saranno comunque tenuti al pagamento della penale prevista da contratto di viaggio (100% di penale). Il costo del visto non è rimborsabile. L'emissione del visto è da considerarsi quindi come un servizio disgiunto dal pacchetto turistico pertanto Idee per Viaggiare non potrà ritenersi in alcun modo responsabile della mancata approvazione ed emissione del visto stesso.
I Signori partecipanti ad un viaggio da noi organizzato sono tenuti ad informarsi, in base alla propria nazionalità, sull'eventuale necessità di richiedere un visto turistico d'entrata per il Paese visitato. Il tour operator non è responsabile per mancati imbarchi per documenti di espatrio non in regola.
Alcune destinazioni della nostra programmazione richiedono più di una pagina libera sul passaporto per l'accesso al paese. È quindi buona norma controllare, prima della partenza, di avere un numero sufficiente di pagine libere per i timbri doganali. La normativa varia da paese a paese, alcuni ne richiedono una soltanto, altri addirittura 3. L'esperienza consiglia, per sicurezza, di avere almeno 2 pagine libere in più del numero delle destinazioni visitate. Se ad esempio si visitano 2 destinazioni, è consigliato avere 4 pagine libere sul passaporto.
Inoltre il passaporto deve essere integro in tutte le sue pagine e nella sua copertina: in caso sia danneggiato anche in piccola parte potrebbe essere negato l’imbarco.
Tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Per informazioni sui documenti necessari per viaggi all'estero con minori si prega di consultare il sito
http://www.viaggiaresicuri.it/#/approfondimenti/documentidiviaggio
Per conoscere la documentazione completa può essere utile anche consultare il sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/articolo/191
Gran parte dei voli che raggiungono questa destinazione prevedono uno scalo tecnico negli Stati Uniti. È quindi necessario presentarsi ai controlli con la opportuna documentazione per accedere agli Stati Uniti (ESTA, da ottenere attraverso il sito Internet https://esta.cbp.dhs.gov). Si ricorda inoltre che le proprie valigie devono essere sottoposte al riconoscimento bagagli (vanno quindi ritirate e reimbarcate).
Non è richiesto nessun vaccino.
La situazione sanitaria in generale è ottima, quanto a qualità di prestazioni mediche; tuttavia i cittadini stranieri sono tenuti a munirsi di un'assicurazione privata prima di mettersi in viaggio. L'assistenza sanitaria in Canada è infatti pubblica e gratuita solo per i residenti permanenti, limitatamente a quanto riguarda i "trattamenti medici necessari". C'è ottima reperibilità di medicinali.
Al di fuori dei centri abitati, durante i mesi estivi (giugno e luglio, soprattutto), vi è una grande presenza di insetti, soprattutto zanzare. Si consiglia, pertanto, di munirsi di prodotti repellenti e, qualora si sia allergici, di antistaminici.
TIPOLOGIE DI LETTI NEGLI STATI UNITI E CANADA
Single |
LARGHEZZA |
97.5 cm |
LUNGHEZZA |
187.5 cm |
Full (Double) |
LARGHEZZA |
135 cm |
LUNGHEZZA |
187.5 cm* |
Queen |
LARGHEZZA |
150 / 160 cm |
LUNGHEZZA |
200 cm |
King |
LARGHEZZA |
190 / 200 cm |
LUNGHEZZA |
200 cm |
Sofa bed |
divano letto con larghezza variabile tra 97 cm fino a 150 cm |
* Da noi comunemente chiamato “letto alla Francese”.
TIPOLOGIE DI CAMERE STATI UNITI e CANADA
Non sempre il servizio di pulizia quotidiana è incluso nella quota della camera dell'hotel. Può essere richiesto a fronte di un supplemento variabile da pagare in loco.
Per noleggiare un’autovettura sono richieste le seguenti condizioni:
Il tour operator consiglia di controllare eventuali escursioni acquistate in loco da organizzazioni non ufficiali e da privati e, in ogni caso, resta inteso che il nostro corrispondente locale non è responsabile per i disservizi causati dall’acquisto delle stesse.
Al momento del check-in in un hotel solitamente viene richiesta la carta di credito a garanzia e viene bloccata una determinata somma a titolo cauzionale. Ciò è totalmente slegato dal pagamento dei servizi effettuato dal tour operator ed è una prassi molto comune a livello internazionale. La carta di credito del cliente viene richiesta laddove l'hotel disponga di servizi opzionali a pagamento, quali il minibar, la TV via cavo, boutique o ristoranti, qualora cioè sia possibile acquistare e di conseguenza far addebitare gli importi da saldare al momento del check-out.
Alcuni hotel possono richiedere il pagamento in loco di tassa di soggiorno e di resort fee non prepagabili dall'Italia. L'importo può variare da hotel a hotel o da località a località.
E' buona norma calcolare un 15% in più sulla somma totale da dover pagare.
Durante i mesi invernali (da novembre ad aprile), occorre prestare molta attenzione alle condizioni meteorologiche (neve, ghiaccio e temperature fino a -35º) e circolare con autovetture munite di pneumatici da neve. Si suggerisce inoltre, all'atto del noleggio di autovetture, di stipulare una polizza "kasko". Vi sono solamente due autostrade a pedaggio: la Coquihalla Highway, che collega Hope a Est di Vancouver a Kamloops, e la Highway 407, una tangenziale di Toronto. Le numerose altre autostrade sono senza pedaggio.
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