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236.800 kmq
6.858.000
Confina con la Cina, il Vietnam, la Cambogia, la Thailandia e la Birmania ed è uno stato senza sbocco sul mare.
Le stagioni che caratterizzano il Laos sono tre: quella più secca e fresca inizia a fine ottobre e termina a fine febbraio; quella più calda è da marzo a giugno; quella dei monsoni inizia in giugno e termina in ottobre.
Le temperature massime si riscontrano in marzo e aprile (28 - 37 gradi). Le temperature più basse si trovano in dicembre e febbraio (15 - 25 gradi).
L'unità monetaria ufficiale è il Kip.
Le carte di credito sono generalmente accettate.
La lingua ufficiale è il lao. Sono diffusi anche l'inglese e il francese.
Il fuso orario del Laos è GMT+7, quindi si calcolano 6 ore in più rispetto all'Italia, 5 quando in Italia è in vigore l'ora legale.
La corrente elettrica è a 230V/50 Hz. Le prese di corrente possono essere di diverso tipo: meglio munirsi di un adattatore.
Indumenti leggeri e comodi, come t-shirt, camicie e pantaloni di cotone, sono l'abbigliamento ideale per visitare il Paese durante tutto l'arco dell'anno.
Da non scordare sono sicuramente un cappellino per il sole, un impermeabile per qualche improvviso acquazzone e un maglioncino, che si renderà necessario per l'aria condizionata di cui spesso si abusa in hotel e ristoranti.
Sono indispensabili un paio di scarpe comode per camminare in città e scarponcini da trekking per le escursioni fuori città e presso le aree archeologiche.
Il Laos si professa nella quasi totalità il buddismo theravada o hinayana, una dottrina religiosa che vide la sua prima diffusione dell'India meridionale.
Molto diffuse sono anche la cultura animista e le credenze legate al culto degli spiriti.
In Laos esistono anche minoranze cristiane.
Circa il 60% della popolazione, prevalentemente i Lao di pianura e alcune tribù thai, pratica il buddhismo theravada. È previsto che tutti i Laotiani buddisti di sesso maschile siano monaci per una breve parte della loro vita, di solito nel periodo compreso tra la fine della carriera scolastica e l'inizio del lavoro o il matrimonio.
La cultura tradizionale laotiana è stata fortemente influenzata da varie correnti culturali khmer, vietnamite e thailandesi. I Lao di pianura hanno gli stessi antenati di molte tribù thai, quindi le somiglianze tra la cultura laotiana e quella thailandese sono particolarmente forti, come risulta evidente nella scultura, nella musica tradizionale, nei drammi danzati e nella cucina.
Abitato fin da 40.000 anni fa, con insediamenti che dal 4.000 a.C. si sono concentrati soprattutto nelle fertili aree intorno al Mekong, a partire dal X secolo il Laos è stato occupato da popolazioni thai migrate da altre zone, oltre che dalle tribù hmong-mien, stanziate nelle aree montuose.
I primi principati si consolidarono nel XIII secolo e a metà del XIV secolo un comandante militare di nome Fa Ngum, con l'appoggio dei Khmer, unì alcuni principati sparsi nella zona di Luang Prabang e diede vita a un regno proprio, chiamato Lan Xang, che significa letteralmente "un milione di elefanti". Il regno di Lan Xang si suddivise in tre regni nel XVII secolo.
Nel XIX secolo la Francia fece del Laos un proprio protettorato, utilizzandolo come zona cuscinetto tra i possedimenti coloniali e il Siam. Nel 1953 il Paese ottenne l'indipendenza, ma continuò a essere dilaniato dai conflitti tra le fazioni realiste, neutraliste e comuniste.
Nel 1964 gli Stati Uniti cominciarono a bombardare le truppe Nord-vietnamite sul sentiero di Ho Chi Minh nel Laos orientale, esacerbando il conflitto tra il governo realista di Vientiane e il Pathet Lao comunista, schierato accanto al Vietnam del Nord. Quando nel 1973 fu negoziato un cessate il fuoco, il Laos deteneva il triste primato di Paese più bombardato della storia.
Nel dicembre del 1975 nacque la Repubblica Democratica Popolare del Laos. I Lao rimasero alleati con i comunisti vietnamiti per tutti gli anni '80. Dopo il 1975 molti esercizi privati vennero chiusi, ma a partire dal 1989 le regole riguardo alle imprese private sono state ammorbidite e i primi passi verso l'economia di mercato hanno determinato una modesta rinascita economica.
Dalla fine degli anni '90 l'economia ha subito un periodo di crisi, con un'inflazione che ha superato il 100% e un deprezzamento del Kip, la moneta nazionale, di più del 500%: il risoluto Paese socialista reagì con una campagna senza precedenti, tutta incentrata sul turismo.
Il Laos, denunciano le organizzazioni internazionali che si battono per la tutela dei diritti umani, soffre ancora di una generalizzata soppressione delle libertà fondamentali. A queste accuse, le autorità ribattono che le priorità da perseguire sono la riduzione della povertà e una crescita economica sostenibile.
È richiesto il passaporto con validità residua di almeno 6 (sei) mesi dalla data di ingresso, con due pagine bianche e perfettamente integro.
Per l'ingresso nel Paese, è richiesto il visto anche per i viaggi a scopo turistico.
Come ottenere il visto
Il visto turistico per il Laos si ottiene all'arrivo in aeroporto o può essere richiesto online prima della partenza.
Costo del visto per il Laos
Confine tra Thailandia e Laos
Confine Vietnam-Laos
Confine Cina-Laos
Confine tra Cambogia e Laos
Non è possibile ottenere un visto turistico a chi entra in Laos dalla Cambogia via fiume (VEU KAM). In questo caso il visto turistico deve essere fatto in Europa o a Phnom Penh (costo: 30 USD di visto + 30 USD per le procedure veloci presso l'ambasciata del LAO).
Per l’esattezza: Nong Nok Khiene (lato Laos) – Dong Kro Lor (lato Cambogia)
Il visto elettronico può essere utilizzato per entrare attraverso questi porti designati:
Il visto d'ingresso è soggetto all'approvazione dell'Immigration Office. Nel caso lo stesso non venisse approvato, i clienti saranno comunque tenuti al pagamento della penale prevista da contratto di viaggio (100% di penale). Il costo del visto non è rimborsabile. L'emissione del visto è da considerarsi quindi come un servizio disgiunto dal pacchetto turistico pertanto Idee per Viaggiare non potrà ritenersi in alcun modo responsabile della mancata approvazione ed emissione del visto stesso.
I Signori partecipanti ad un viaggio da noi organizzato sono tenuti ad informarsi, in base alla propria nazionalità, sull'eventuale necessità di richiedere un visto turistico d'entrata per il Paese visitato. Il tour operator non è responsabile per mancati imbarchi per documenti di espatrio non in regola.
Alcune destinazioni della nostra programmazione richiedono più di una pagina libera sul passaporto per l'accesso al paese. È quindi buona norma controllare, prima della partenza, di avere un numero sufficiente di pagine libere per i timbri doganali. La normativa varia da paese a paese, alcuni ne richiedono una soltanto, altri addirittura 3. L'esperienza consiglia, per sicurezza, di avere almeno 2 pagine libere in più del numero delle destinazioni visitate. Se ad esempio si visitano 2 destinazioni, è consigliato avere 4 pagine libere sul passaporto.
Inoltre il passaporto deve essere integro in tutte le sue pagine e nella sua copertina: in caso sia danneggiato anche in piccola parte potrebbe essere negato l’imbarco.
Tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Per informazioni sui documenti necessari per viaggi all'estero con minori si prega di consultare il sito
http://www.viaggiaresicuri.it/#/approfondimenti/documentidiviaggio
Per conoscere la documentazione completa può essere utile anche consultare il sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/articolo/191
Non è necessaria nessuna vaccinazione se il viaggio si limita a toccare le principali località turistiche. La profilassi antimalarica può essere utile a coloro che decidono di inoltrarsi in zone paludose.
Onde evitare disturbi intestinali si consiglia di non consumare ghiaccio e di non mangiare verdure crude o frutta già sbucciata. Negli hotel tutti gli alimenti possono essere consumati senza timore, compreso il ghiaccio. Si consiglia di prendere le dovute precauzioni per evitare punture di insetti.
Si raccomanda di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.
Ogni luogo ha la sua natura... e mentre voi osservate la natura, la natura sta osservando voi!
La vegetazione rigogliosa del paese è l’habitat naturale di molte specie animali, non pericolose per l’uomo. L’esistenza di un ecosistema tropicale non esclude la diffusione di piccoli ratti che ogni tanto fanno capolino nelle vicinanze dei resort o degli alberghi, attratti dal calore e dalla possibilità di trovare del cibo.
Il geco, che fa la sua comparsa dopo il tramonto, è molto comune in tutte le zone a clima temperato e svolge una funzione importante perché si ciba di insetti parassiti e spesso diventa parte delle mura domestiche.
Tra le specie comuni può essere inoltre annoverata anche la volpe volante, un pipistrello notturno del tutto innocuo che si ciba principalmente della frutta che si trova sulle cime degli alberi e delle palme (soprattutto alle Maldive, alle Seychelles ed in alcune isole caraibiche).
È possibile incontrare anche insetti di piccole dimensioni assolutamente non velenosi. Non può essere perciò completamente esclusa la possibilità che nella propria camera possano introdursi, magari dopo aver lasciato aperta la finestra, piccolissimi insetti. Ciò non denota una carenza di pulizia da parte della struttura ma è semplicemente frutto della natura che circonda la maggioranza dei resort che periodicamente utilizzano prodotti per tenerli lontani.
Si consiglia in ogni caso di munirsi di repellenti e di adottare le normali precauzioni.
Il tour operator consiglia di controllare eventuali escursioni acquistate in loco da organizzazioni non ufficiali e da privati e, in ogni caso, resta inteso che il nostro corrispondente locale non è responsabile per i disservizi causati dall’acquisto delle stesse.
Alcune strutture alberghiere accettano anche un deposito cauzionale in contanti, proporzionale al numero di giorni di soggiorno, quando il cliente non sia in possesso di una carta di credito.
La cifra viene stabilita direttamente al momento dell'ingresso in hotel.
Al momento del check-in in un hotel solitamente viene richiesta la carta di credito a garanzia e viene bloccata una determinata somma a titolo cauzionale. Ciò è totalmente slegato dal pagamento dei servizi effettuato dal tour operator ed è una prassi molto comune a livello internazionale. La carta di credito del cliente viene richiesta laddove l'hotel disponga di servizi opzionali a pagamento, quali il minibar, la TV via cavo, boutique o ristoranti, qualora cioè sia possibile acquistare e di conseguenza far addebitare gli importi da saldare al momento del check-out.
Le camere triple sono generalmente camere doppie con l'aggiunta di una sistemazione per la terza persona: potrebbe trattarsi di una brandina, un sofa bed (letto derivato da un sofa pre-esistente) o un futon (materasso a terra).
Per bambini al di sotto dei 12 anni la struttura potrebbe prevedere la condivisione dei letti esistenti.
Il periodo migliore per visitare il Laos è quello compreso tra novembre e febbraio, quando piove poco e non fa troppo caldo, e che è poi considerato, insieme al mese di agosto, il periodo di alta stagione.
Se il vostro viaggio prevede escursioni in montagna, sono piacevoli anche i mesi di maggio e luglio. Durante la stagione delle piogge (da luglio a ottobre) le strade possono essere completamente invase dall'acqua, ma si può ricorrere ai numerosi trasporti fluviali.
Sappiate comunque che il numero di turisti è relativamente basso in qualsiasi periodo dell'anno.
Si possono acquistare alcuni oggetti d'artigianato tradizionale come soprammobili in legno intagliato, originali strumenti musicali o colorate stoffe tessute a mano su antichi telai di legno.
Molto invitante è anche il mercato delle pietre preziose. Anche nelle migliori gioiellerie, però, molte volte non è garantita l'autenticità dei pezzi. E' più prudente lasciare questi acquisti ai veri esperti del settore.
Se si acquistano oggetti d'antiquariato è bene farsi rilasciare dal venditore il permesso di esportazione del Ministero delle Belle Arti, evitando così il sequestro degli oggetti durante il controllo doganale.
La cucina laotiana è la tipica cucina asiatica a base di riso, carne, pesce e verdure, ma non è piccante come quella della vicina Thailandia, anzi è delicatamente speziata. Convive con la tradizione culinaria francese, quindi non è raro trovare croissant, baguette e paté.
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