Scopri le procedure aggiornate per viaggiare nel mondo
4.114 kmq
3.304.000
Dubai si trova sulle rive del Golfo Arabico e fa parte della confederazione dei 7 Emirati Arabi Uniti (EAU): Sharjah, Ajman, Umm Al-Qaiwain, Ras Al-Khaimah, Fujairah, Dubai, Abu Dhabi (che è la capitale degli Emirati).
Dubai si trova a meno di 150 km da Abu Dhabi e consente di raggiungere in breve tempo Oman e Qatar. È inoltre un importante snodo per viaggiare verso i Paesi dell'Oriente, le destinazioni dell'Oceano Indiano e dell'Oceano Pacifico.
Dal momento che gli Emirati Arabi Uniti sono attraversati dal Tropico del Cancro per tutta la loro lunghezza, il clima di Dubai si presenta caldo e soleggiato per la quasi totalità dell’anno.
Durante l'inverno, in media, la temperatura tocca i 25°C, ma lungo la costa tale valore è prossimo ai 12/15°C. Durante la stagione invernale sia le zone desertiche sia quelle montane sono soggette a forti escursioni termiche. Nelle regioni costiere le notti si presentano fresche per la quasi totalità dell’anno. L'umidità si attesta, nelle medesime aree, tra il 50% e il 60%.
Durante la stagione estiva Dubai è soggetta a un clima caldo-afoso al quale va ad unirsi un’umidità che, in media, tocca il 90%. Durante l’estate non è raro che le temperature superino, al livello del mare, i 37°C.
Le precipitazioni, nell’Emirato di Dubai, sono rare per tutta la durata dell'anno e di media si contano solo cinque giorni di precipitazioni annue. Durante la stagione invernale le piogge possano presentarsi come brevi rovesci o, più raramente, come temporali.
La moneta locale è il Dirham (AED), ma i Dollari americani e gli Euro sono accettati quasi ovunque. È consigliabile però effettuare il cambio in valuta locale, presso i cambiavalute e le banche: i primi offrono in genere condizioni migliori rispetto alle seconde.
Negli Emirati Arabi Uniti sono accettate le principali carte di credito (American Express, Diners Club, Visa, Master Card ecc) sia per quanto riguarda gli acquisti sia per noleggiare un'autovettura o negli alberghi.
Si tenga presente il fatto che pagare con carta di credito nei suk o nei negozi non consente di negoziare eventuali sconti.
La lingua ufficiale degli Emirati Arabi Uniti è l'arabo ma l'inglese è diffuso in tutto il Paese.
Gli Emirati Arabi Uniti sono attraversati da un singolo fuso orario (UTC +4), l'ora locale è 3 ore avanti rispetto a quella italiana ma quando da noi entra in vigore l'ora legale tale divario scende a 2 ore.
Negli Emirati Arabi Uniti la tensione della corrente è di 220 V, con frequenza 50 Hz. È consigliabile portare con sé un adattatore universale o, perlomeno, un adattatore per le prese a spina piatta.
Sono fortemente consigliati capi leggeri nei mesi estivi ma non bisogna dimenticare la forte escursione termica, sia causata dall'uomo (aria condizionata) sia d’origine naturale (clima desertico). Durante i mesi invernali è consigliato indossare giacche leggere o pullover.
In ogni caso bisogna fare attenzione a rispettare la cultura locale: nei luoghi pubblici, e soprattutto in contesti come i luoghi sacri, è bene indossare abiti che coprano gambe e braccia. Per le donne può essere una soluzione risolutiva portare con sé sciarpe, foulard o pareo coprenti in cui avvolgersi e coprirsi il capo all'occorrenza. Se l'abbigliamento che lascia scoperto il corpo può attirare sguardi poco graditi, il topless è invece rigorosamente vietato.
La maggior parte degli abitanti degli Emirati è di religione musulmana. Gli Emirati Arabi Uniti si presentano come il Paese più liberale e “occidentalizzato” del Golfo sebbene, secondo i nostri canoni, possano essere considerati ancora piuttosto conservatori. In genere ogni quartiere ha la propria moschea dove i credenti vanno a pregare 5 volte al giorno.
Gli Emirati sono un Paese di religione musulmana ma le restrizioni sono pressoché inesistenti. Giovane, moderno e proiettato verso il futuro, il Paese ha ormai fatto propri i costumi occidentali.
La maggior parte della popolazione emiratina è composta da musulmani sunniti che si ispirano alle scuole di pensiero malikita e hambalita. Molti di questi ultimi si considerano wahhabiti sebbene siano decisamente meno ortodossi rispetto ai vicini sauditi. All’interno della comunità islamica sono presenti limitate minoranze ibadi e sciite.
Caratteristica peculiare degli Emirati Arabi Uniti è lo spiccato multiculturalismo: degli oltre 9 milioni di residenti, meno del 20 cento è rappresentato da locali. La maggior parte degli immigrati proviene dal sub-continente indiano (50 per cento) e dall’Iran (23 per cento) mentre, in particolar modo negli ultimi anni, il numero dei cittadini europei è progressivamente aumentato (7 per cento). Negli Emirati Arabi è presente una corposa quota di Palestinesi, sia come rifugiati politici sia come immigrati in cerca di lavoro temporaneo.
La vita degli abitanti locali ruota attorno alla famiglia: il matrimonio e i figli rappresentano uno dei pilastri della società. L'accoglienza riveste una grande importanza nella cultura di Dubai, in particolare l'ospitalità verso stranieri e nuovi arrivati. Sebbene i più anziani tra i cittadini di Dubai possono dimostrare un atteggiamento riservato, non bisogna sorprendersi se si riceve l'invito a partecipare a un piccolo rinfresco con una famiglia locale: nei negozi, in particolar modo in quelli di tappeti e nelle gioiellerie, c'è spesso un tè ad attendere gli avventori. È segno di gentilezza accettare con garbo e partecipare a queste usanze.
Nel 2025 il mese del Ramadan sarà celebrato dal 28 febbraio al 29 marzo
Durante il Ramadan, nei paesi di religione islamica si pratica il digiuno (Sawm) per l'intero periodo pertanto è proibito mangiare, bere e fumare dall'alba al tramonto per concentrarsi sul proprio rinnovamento spirituale. Il digiuno non è facile da sopportare, perciò chi può rallenta il ritmo. Ricordiamo che durante il Ramadan l'orario di lavoro nel paese subisce lievi variazioni, ristoranti e punti ristoro saranno chiusi fino al tramonto.
Ciò nonostante i ristoranti negli alberghi resteranno aperti durante il giorno e pasti e le bevande vengono servite in aree riservate ai non musulmani; per dimostrare solidarietà e rispetto, bisogna evitare di mangiare o bere in pubblico davanti a persone che praticano l'astinenza e rispettare sempre il momento della preghiera islamica. Centri commerciali e tradizionali Souq seguono un orario differente rispetto agli altri periodi dell'anno e di solito chiudono in mattinata, per riaprire dopo il tramonto.
Quando le ombre si allungano e il tramonto si avvicina, la vita ritorna a scorrere intensa e gli aromi riempiono le strade per onorare l'iftar (la cena dopo il digiuno). Durante questo mese l'operatività di alcuni tour ed escursioni potrebbero essere modificati senza alterarne in alcun modo il contenuto. Un'esperienza unica nel suo genere e soggiornare durante La Festa della Rottura (Eid al-Fitr), festa di più giorni che segna la fine dei 30 giorni di Ramadan e l'inizio del nuovo mese lunare.
La festività Eid al Fits è fissata a conclusione del mese del Ramadan. Quest’ultimo si svolge nel nono mese del calendario lunare, dunque varia anno dopo anno in quello che è il calendario solare.
L’Eid al Fitr corrisponde dunque al primo giorno del mese di Shawwal, il quale inizia quando in cielo compare la luna nuova.
Per tal motivo, non c’è una data prestabilita e valida per tutto il mondo islamico: l’Eid al Fitr viene infatti decisa a seconda del posizionamento geografico di un determinato Paese.
Potrebbero cioè esserci differenza da zona a zona per l’ingresso della nuova luna in cielo e dunque l’inizio del mese di Shawwal,
Nei giorni dell’Eid al Fitr, la festa può durare dai 2 ai 5 giorni. Si tratta di un momento di festeggiamenti e quindi per i viaggiatori può essere un’occasione per vivere appieno la cultura locale, ma nel contempo alcune attività (quali negozi, locali, attrazioni, etc) potrebbero essere chiusi. Quindi è necessario verificare nel caso ci fossero esigenze specifiche durante un Tour o un Soggiorno.
In questo paese, per la loro filosofia cosmopolita, sono molto tolleranti verso l’abbigliamento (soprattutto quello femminile) occidentale ma durante il Ramadan, per una forma di rispetto verso la popolazione locale si consiglia di indossare in pubblico un abbigliamento più consono.
Sebbene gli scavi archeologici degli ultimi anni abbiano aperto uno spiraglio sul primissimo popolamento dell’area del Golfo (risalente, perlomeno, al 7.000 a.C.) si sa ancora molto poco di queste prime culture. Il clima mite immediatamente successivo alla fine dell’ultima glaciazione, confermato dalla presenza di foreste fossili di mangrovie (un massiccio ritrovamento è stato effettuato nel luogo che oggi ospita la Dubai Internet City), incoraggiò gli insediamenti nell’area. Attorno al 5.000 a.C., però, le popolazioni della zona si dovettero confrontare con la graduale desertificazione della regione che portò, nell'arco di qualche secolo, all'attuale situazione climatica.
Il ritrovamento di manufatti (principalmente ceramiche), prodotti a cavallo tra il III e il IV secolo d.C., unita a cronache d'età romano-bizantina come il Periplo del Mar Eritreo (I secolo d.C.), dimostrano la tesi secondo la quale sul territorio arabico fosse presente una florida civiltà urbana già in epoca pre-islamica. La civiltà arabica pre-islamica, politeista e suddivisa in una miriade di nazioni minori soggette all’Impero bizantino o a quello sasanide, venne unificata sotto un’unica bandiera a cavallo tra l’epoca del governo diretto di Maometto e la fine del califfato dei Rashidun, i quattro califfi “ben guidati”. Il completamento dell’opera di conversione dell’area al nuovo credo avvenne durante il periodo Omayyade, quando la seconda ondata di invasioni arabe pose fine al dominio sasanide sulla regione.
La più antica citazione su Dubai, di età medioevale, proviene dal libro scritto dal geografo andaluso Abu Abdullah al-Bakri mentre, nel 1580, il mercante veneziano Gasparo Balbi visitò l’area per poi tornare in patria menzionando Dubai e la sua industria operante attorno alla raccolta delle perle.
Dubai, prima del 1700, era formata da un insieme di piccole entità locali, villaggi, se non accampamenti semi-permanenti, che orbitavano attorno all'industria ittica e alla già citata raccolta delle perle. All'inizio del XVIII secolo, gli abitanti della zona si stabilirono in una singola regione fondando un villaggio di pescatori abitato, permanentemente, da una media di 700/800 individui appartenenti alla tribù Baniyas (realtà soggetta al vicino Emirato di Abu Dhabi). Nel 1833, in seguito allo sviluppo di un processo di feudalizzazione del precedente sistema tribale, i membri della tribù Al Bu Falasi attuarono una secessione da Abu Dhabi e si stabilirono a Dubai, dando origine all’attuale dinastia Maktoum. L'insediamento, sebbene mantenesse l’originaria predisposizione verso l'industria ittica, divenne un rilevante polo commerciale e numerosi mercanti persiani vi si trasferirono.
La città di Dubai continuò a crescere fino agli anni 30 del XX secolo, quando la Grande Depressione si abbatté anche sulla città: la crisi economica portò al crollo dell’industria del lusso orbitante attorno alla raccolta e alla lavorazione delle perle, principale fonte di ricchezza della città, e ciò spinse la maggior parte della popolazione a emigrare. L’emirato, già provato dalla recessione economica, cadde in una crisi ancor più profonda nel 1947 quando, come conseguenza di una disputa sui confini, scoppiò una guerra con la vicina Abu Dhabi, cessata rapidamente in seguito all'arbitrato inglese.
La scoperta dei giacimenti petroliferi, per quanto limitati, fu la chiave che avrebbe permesso a Dubai di rialzare la testa. Nel 1958 il lungimirante sceicco Rashid bin Saeed Al Maktoum, padre dell’attuale emiro Mohammed bin Rashid Al Maktum, diede il via, grazie ai ricavi derivanti dalle concessioni petrolifere, a investimenti commerciali e alla costruzione delle prime infrastrutture cittadine. A seguito degli appalti, aziende estere installarono e gestirono sia i servizi primari (in particolar modo l’usufrutto dell’energia elettrica e dell’acqua) sia quelli legati al settore terziario, come le telecomunicazioni, i porti e gli aeroporti. Negli anni ’50 venne costruito un primo aeroporto, con pista non asfaltata, mentre nel 1959 venne costruito l'Airlines Hotel, la prima struttura alberghiera della città. A questo pioniere seguirono, nel 1968, l’Ambassador e il Carlton.
Il nuovo corso avviato dallo sceicco Rashid, portato avanti dai suoi successori, ha determinato la rinascita della città, mentre il ritiro britannico del 1971 ha determinato l'indipendenza degli Emirati Arabi Uniti, del Qatar e del Bahrain. Chi avrebbe detto che una nazione tanto depressa, nel giro di quasi 70 anni, avrebbe saputo incarnare una così lungimirante visione del futuro?
Per entrare negli Emirati Arabi Uniti è necessario possedere un passaporto avente una validità residua di almeno 6 mesi dalla data di partenza del soggiorno. Il visto d'ingresso non è necessario per soggiorni fino a 90 giorni. Al momento dell’arrivo nel paese, presso i controlli passaporti degli aeroporti, verrà apportato, senza alcun costo aggiuntivo, un visto temporaneo d’entrata.
Questa procedura è valida per i soli cittadini italiani mentre coloro che dispongono di altre cittadinanze dovranno comunicare la nazionalità durante la prenotazione per controllare l'eventuale necessità di un visto d’entrata (a pagamento e non rimborsabile in caso di esito negativo). Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata, il Consolato del Paese, presente in Italia, o, infine, presso il proprio Agente di viaggio.
Idee per viaggiare non è responsabile per mancate partenze dovute a non valida documentazione personale.
Ambasciata d'Italia ad Abu Dhabi
Al Rawda Area - Mubarak bin Mohammed street (12th street) - Villa 715
P.O. Box 46752 - Abu Dhabi, U.A.E.
Tel.: 00971 2 4435622
Fax: 00971 2 4453673
Cellulare di emergenza: 00971 50 8180 780
e-mail: italianembassy.abudhabi@esteri.it
Home page: www.ambabudhabi.esteri.it
Cancelleria consolare Ambasciata d’Italia a Abu Dhabi
(vedi Ambasciata)
Consolato Generale d’Italia a Dubai
World Trade Center
P.O. Box 9250 Dubai
Tel.: 00971 4 3314167
Fax Sede: 00971 4 3317469
Cellulare d’emergenza: 00971 50 6563375
e-mail consolare: consular.dubai@esteri.it
e-mail informazioni: info.dubai@esteri.it
Alcune destinazioni della nostra programmazione richiedono più di una pagina libera sul passaporto per l'accesso al paese. È quindi buona norma controllare, prima della partenza, di avere un numero sufficiente di pagine libere per i timbri doganali. La normativa varia da paese a paese, alcuni ne richiedono una soltanto, altri addirittura 3. L'esperienza consiglia, per sicurezza, di avere almeno 2 pagine libere in più del numero delle destinazioni visitate. Se ad esempio si visitano 2 destinazioni, è consigliato avere 4 pagine libere sul passaporto.
Inoltre il passaporto deve essere integro in tutte le sue pagine e nella sua copertina: in caso sia danneggiato anche in piccola parte potrebbe essere negato l’imbarco.
Tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Per informazioni sui documenti necessari per viaggi all'estero con minori si prega di consultare il sito
http://www.viaggiaresicuri.it/#/approfondimenti/documentidiviaggio
Per conoscere la documentazione completa può essere utile anche consultare il sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/articolo/191
Non è richiesta nessuna vaccinazione obbligatoria ma è consigliabile consultare, con congruo anticipo sulla partenza, il sito "Viaggiare Sicuri" della Farnesina, che aggiorna costantemente l'informazione con eventuali richieste specifiche.
Viaggiando a latitudini diverse da quelle a cui siamo abituati, è consigliabile dotarsi una scorta di medicinali contro le malattie ricorrenti del turista, quali stati febbrili, mal di testa, problemi intestinali ecc.
Il tour operator consiglia di controllare eventuali escursioni acquistate in loco da organizzazioni non ufficiali e da privati e, in ogni caso, resta inteso che il nostro corrispondente locale non è responsabile per i disservizi causati dall’acquisto delle stesse.
Il soggiorno a Dubai e a Ras Al Khaimah prevede il pagamento di una tassa di soggiorno proporzionale al livello dell'hotel in cui si pernotta.
Per gli hotel 3 stelle la tassa è di 10AED per camera per notte.
Per gli hotel 4 stelle la tassa è di 15AED per camera per notte.
Per gli hotel 5 stelle la tassa è di 20AED per camera per notte.
Non sono previste tasse per il soggiorno in hotel di Abu Dhabi, Al Ain, Liwa e Sir Bani Yas.
Al momento del check-in in un hotel solitamente viene richiesta la carta di credito a garanzia e viene bloccata una determinata somma a titolo cauzionale. Ciò è totalmente slegato dal pagamento dei servizi effettuato dal tour operator ed è una prassi molto comune a livello internazionale. La carta di credito del cliente viene richiesta laddove l'hotel disponga di servizi opzionali a pagamento, quali il minibar, la TV via cavo, boutique o ristoranti, qualora cioè sia possibile acquistare e di conseguenza far addebitare gli importi da saldare al momento del check-out.
Il periodo migliore dell'anno per visitare gli Emirati Arabi Uniti è da novembre ad aprile, quando le condizioni climatiche sono ottime. Nei restanti mesi si possono ugualmente visitare tutti i luoghi interessanti molti dei quali sono al chiuso e dotati di aria condizionata. Il Ramadan, il mese in cui i musulmani celebrano il digiuno dall'alba al tramonto, viene strettamente osservato nel paese e i locali che servono normalmente le bevande alcoliche durante questo periodo non lo fanno.
Spaziosi, moderni e climatizzati, i centri commerciali di Dubai sono una via di fuga dal caldo estivo e, per gli amanti dello shopping, un universo da scoprire. Nella frizzante città emiratina i mall sono luoghi da frequentare i compagnia dove il divertimento continua fino a tarda notte.
I centri commerciali principali, sempre frequentatissimi, offrono un’ampissima scelta sia sotto il punto di vista dello shopping che quello culinario. Durante festività come l’Eid o il Ramadan, i grandi mall diventano luoghi dove si tengono eventi speciali quali balli o manifestazioni culturali, spesso in presenza di artisti internazionali. Non è raro che si organizzino lotterie, spesso con ingenti premi di varia natura.
Alternativamente ai maestosi mall permane lo shopping dei souk che, oltre ad essere conveniente, apre una porta sul passato e permette di vivere esperienze esotiche, oltre che divertenti, durante le quali sarà d’obbligo trattare sui prezzi. La varietà degli articoli in vendita nei vari vicoli è strabiliante: dall'oro alle ultime novità hi-tech, dalle spezie alle sete orientali. Dubai è, senza ombra di dubbio, la città ideale dove acquistare tappeti persiani in quanto i negozianti propri del settore vendono merci aventi ottimi rapporti qualità-prezzo. La “nobile arte della trattativa” richiede abilità e pazienza in quanto non bisogna sentirsi obbligati a comprarli per il mero fatto che il commesso ha srotolato 40 tappeti per voi: questo “trucco” fa parte del rituale.
Dal 2022 il weekend negli Emirati è stato allineato ai paesi occidentali il sabato e la domenica. Tuttavia il venerdì pomeriggio, giorno della grande preghiera, resta il momento più importante della settimana. Nei centri commerciali, quindi, l’orario può essere più flessibile.
Le tradizioni gastronomiche del paese sono quelle tipiche degli altri paesi mediorientali: fuul (impasto di fave, aglio e limone), felafel (polpette fritte di ceci servite in una sorta di pane schiacciato), houmos (purea di ceci servita con aglio e limone) e shwarma (pollo o agnello con pita o pane schiacciato).
Troverete un assortimento di bibite analcoliche, mentre quelle alcoliche vengono servite soltanto nei bar e ristoranti che dipendono dagli alberghi a tre stelle o di livello superiore, con i prezzi sono piuttosto alti.
A Sharjah non si vendono bevande alcoliche in quanto assolutamente vietato farne uso.
Negli Emirati Arabi Uniti le mance non sono di solito considerate obbligatorie, ma di certo vengono apprezzate dai camerieri, i cui stipendi sono piuttosto bassi. La percentuale che viene aggiunta al vostro conto va solitamente al ristorante e non al personale. I ristoranti e gli alberghi dei vari emirati applicano una tassa per il servizio e un'imposta municipale dalla percentuale variabile, compresa tra il 5% e il 20% del conto. La maggior parte degli alberghi è disposta a praticare uno sconto, ma i prezzi di quasi tutti gli altri beni sono fissi.
Si raccomanda vivamente di non fotografare i luoghi dove vi è l’indicazione di divieto di fare foto o riprese cinematografiche, poiché, qualora nell'inquadratura fossero ripresi, anche accidentalmente o in lontananza, edifici considerati sensibili, è previsto l'arresto immediato.
Si attira l’attenzione in particolare sul fatto che i segnali di divieto talvolta sono poco visibili; si raccomanda pertanto di astenersi sempre dal fotografare siti governativi, uffici pubblici, stazioni di polizia, luoghi militari, Ambasciate, installazioni petrolifere, luoghi di culto, aeroporti (inclusi gli ambienti interni) e, in generale, ogni luogo che possa essere considerato sensibile, nel senso estensivo del termine.
Le festività religiose seguono il calendario islamico Hijra (diverso da quello occidentale) e possono quindi cadere in date diverse di anno in anno. Eid al-Fitr (la Fine del Ramadan), Eid al-Adha (il Pellegrinaggio), Lailat al-Mi'raj (l'Ascensione del Profeta), il Compleanno del profeta e il Capodanno islamico sono le celebrazioni principali.
Tra le festività laiche ci sono il Capodanno (1 gennaio) e la Festa nazionale (1 dicembre).
Il consumo di bevande alcoliche è consentito (ad eccezione dell’Emirato di Sharjah), esclusivamente in determinate aree come bar e ristoranti provvisti di apposita licenza, solo ai non musulmani che abbiano compiuto 18 anni (l’età minima sale a 21 per alcuni stabilimenti) È assolutamente vietato consumare alcool in luoghi pubblici non designati.
Guidare dopo aver consumato anche una modesta quantità di alcool è un reato che prevede una pena fino a 30 giorni di carcere. In caso di incidenti, indipendentemente dal fatto che ad assumere alcool sia stato il conducente o il passeggero, è previsto l’arresto per la persona in stato di alterazione.
Il sistema tramviario di Dubai, progettato come collegamento tra la metropolitana e il treno monorotaia di The Palm (Monorail) è divenuto in brevissimo tempo parte integrante della rete di trasporti cittadina. Il servizio, inaugurato l’11 novembre 2014, è in continua espansione e, attualmente, si suddivide in due linee (Green Line e Red Line) che percorrono, rispettivamente, le tratte Etisalat-Creek e Rashidiya-Jebel Ali. I tram sono operativi 20 ore al giorno, dalle 05:00 alle 01:00 della giornata successiva; ogni vettura può trasportare un massimo di 405 passeggeri. I treni hanno 5 carrozze divise per categoria (Gold, Silver e Family). Si tratta del primo sistema tramviario al mondo ad avere porte di sicurezza sulla banchina a tutte le fermate.
A partire da
1.060 €
(Tutto incluso)
A partire da
1.090 €
(Tutto incluso)
A partire da
1.170 €
(Tutto incluso)
A partire da
3.240 €
(Tutto incluso)
Ottieni senza impegno un preventivo personalizzato per la tua vacanza.
Gli esperti di IDEE PER VIAGGIARE sono a tua disposizione per organizzare insieme a te un viaggio unico e indimenticabile.
La tradizione resta la colonna portante di una società multiculturale, che vive nel futuro
Dal commercio delle perle ai grattacieli che sfidano la gravità, la crescita verticale di Dubai
Oro e griffe di lusso, spezie e profumi, centri commerciali sfarzosi e suk: acquistare a Dubai è un’esperienza unica
Quali sono l'abbigliamento e gli accessori più utili per il tuo soggiorno a Dubai? Organizzati con i nostri consigli!
Anche se non c’è calura che l’aria condizionata non possa mitigare, in certi periodi dell’anno le temperature sono torride. Scegli il momento migliore per una vacanza nell’Emirato
Se stai programmando un viaggio a Dubai, devi assolutamente pianificare cosa vedere in tre giorni. Il primo giorno potresti visitare il Burj Khalifa...