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65.610 kmq
21.200.000
Lo Sri Lanka si trova al largo della costa Sud-orientale della penisola indiana.
Lo Sri Lanka è un paese dal clima tipicamente tropicale, caratterizzato da una stagione secca e una monsonica, più piovosa: è più probabile imbattersi nelle piogge da maggio a settembre nelle regioni Sud-occidentali e da novembre ad aprile in quelle Nord-orientali. Le medie mensili delle temperature, sulle coste, variano nel corso dell'anno tra minime di 23°C e massime di 35°C. Grazie al particolare sistema monsonico, l'isola è generalmente in grado di offrire sempre un clima piacevole almeno su uno dei versanti del suo territorio.
L'entroterra dell'isola è meno soggetto a variazioni stagionali e le temperature sono temperate anche dall'altitudine.
La moneta ufficiale è la Rupia. L'Euro e i Dollari sono ben accettati.
La lingua ufficiale è il cingalese. Nel Nord-Est dell'isola è utilizzato il tamil. L'inglese è parlato correntemente dall'intera popolazione.
In Sri Lanka il fuso orario è GMT+5, quindi si calcolano 4.30 ore in più rispetto all'Italia, che diventano 3.30 quando da noi vige l'ora legale.
La corrente elettrica in Sri Lanka ha tensione di 230/240V e frequenza 50 Hz, con spina a 2 o 3 lamelle piatte.
Si consigliano abiti leggeri in cotone. Utili un maglione e scarpe molto comode per le escursioni nelle regioni montuose, creme solari, occhiali da sole, repellenti contro gli insetti.
È utile portare con sé un paio di calzini da indossare durante le visite ai templi, nei quali è obbligatorio entrare a piedi nudi.
Quasi il 70 per cento della popolazione è di religione buddista, il 15 per cento è induista, seguita da piccole comunità musulmane e cristiane. Il Paese è tollerante ma è proibito il nudismo e l'oltraggio dei luoghi e dei simboli religiosi.
Attenzione alle foto davanti alle statue del Buddha: è vietato dargli le spalle.
Nella cultura cingalese è molto importante l'ayurveda, un sistema di vita tradizionale le cui origini sono saldamente radicate nella cultura del subcontinente indiano. Secondo l'ayurveda, il benessere dipende dall'equilibrio dei tre dosha, le energie degli elementi vitali. Le terapie applicate nell'ayurveda rivolgono la loro attività più all'aspetto preventivo che a quello curativo, portando ogni individuo a raggiungere il benessere della mente e del corpo.
Con l'ayurveda e il suo approccio olistico, è sicuramente connessa la cucina, che in Sri Lanka ha un'identità particolarmente spiccata, con le combinazioni di spezie dei suoi curry, con l'onnipresente riso bianco, giallo o rosso, con il delizioso kottu, fatto di ritagli di pane che accompagnano carne, uova e verdure, con il pesce freschissimo e la coloratissima frutta. Senza dimenticare il tè, determinante per l'economia del Paese.
I primi abitanti dell'isola furono i Vedda, mentre i cingalesi, provenienti dall'attuale stato indiano del Gujarat, vi giunsero nel tardo VI secolo a.C.. Il Buddismo fu introdotto durante la metà del III secolo a.C., e successivamente nacquero le prime città, come Anuradhapura e Polonnaruwa. Anche i Tamil, dall'India meridionale, si stabilirono nell'isola dopo il 500 a.C. e regnarono per numerose decine di anni. I Tamil, prevalentemente indù, in Sri Lanka svilupparono una cultura propria rispetto ai Tamil che rimasero in India, e con i cingalesi ebbero da sempre rapporti complessi, con invasioni reciproche e fusioni.
Per il suo importante ruolo nel mercato delle spezie, i'isola fu occupata dai Portoghesi (XVI secolo), dagli Olandesi (XVII secolo), dagli Inglesi, nel 1796, che ribattezzarno l'isola Ceylon.
Nel 1948 venne riconosciuta al Paese l'indipendenza.
Le tensioni tra la maggioranza cingalese e la minoranza dei Tamil sfociarono in violenze a metà anni ottanta, in seguito ad un attacco ai soldati cingalesi da parte delle Tigri Tamil. A Colombo si scatenarono disordini: in soli tre giorni morirono un migliaio di Tamil e molti altri diventarono rifugiati. Decine di migliaia di persone non sopravvissero a questo conflitto etnico. Solo a fine 2001 le Tigri Tamil ed il governo hanno firmato insieme una tregua.
Il 26 dicembre 2004 le coste meridionali e orientali dello Sri Lanka sono state devastate da un violento maremoto. Il bilancio ufficiale è di circa 40.000 morti, anche se risulta difficile stabilire il numero esatto delle vittime. In seguito alla situazione di difficoltà creata dallo tsunami, gli scontri tra le Tigri Tamil ed i militari si sono affievoliti enormemente, fino a placarsi definitivamente nel 2009.
Per viaggiare nello Sri Lanka è necessario il passaporto con validità residua di 6 mesi e il biglietto aereo di andata e ritorno. È consigliato avere due pagine bianche a disposizione per apporre i timbri.
È inoltre necessario ottenere un visto d'ingresso.
NOTA BENE
Gli enti governativi di riferimento possono modificare le procedure senza preavviso. Consigliamo di verificare sempre gli ultimi aggiornamenti sul sito www.viaggiaresicuri.it .
IDEE PER VIAGGIARE consiglia di portare con sé tutta la documentazione necessaria per il viaggio in formato cartaceo e di verificare che la validità copra tutta la durata del viaggio.
Il visto d'ingresso è soggetto all'approvazione dell'Immigration Office. Nel caso lo stesso non venisse approvato, i clienti saranno comunque tenuti al pagamento della penale prevista da contratto di viaggio (100% di penale). Il costo del visto non è rimborsabile. L'emissione del visto è da considerarsi quindi come un servizio disgiunto dal pacchetto turistico pertanto Idee per Viaggiare non potrà ritenersi in alcun modo responsabile della mancata approvazione ed emissione del visto stesso.
I Signori partecipanti ad un viaggio da noi organizzato sono tenuti ad informarsi, in base alla propria nazionalità, sull'eventuale necessità di richiedere un visto turistico d'entrata per il Paese visitato. Il tour operator non è responsabile per mancati imbarchi per documenti di espatrio non in regola.
Alcune destinazioni della nostra programmazione richiedono più di una pagina libera sul passaporto per l'accesso al paese. È quindi buona norma controllare, prima della partenza, di avere un numero sufficiente di pagine libere per i timbri doganali. La normativa varia da paese a paese, alcuni ne richiedono una soltanto, altri addirittura 3. L'esperienza consiglia, per sicurezza, di avere almeno 2 pagine libere in più del numero delle destinazioni visitate. Se ad esempio si visitano 2 destinazioni, è consigliato avere 4 pagine libere sul passaporto.
Inoltre il passaporto deve essere integro in tutte le sue pagine e nella sua copertina: in caso sia danneggiato anche in piccola parte potrebbe essere negato l’imbarco.
Tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Per informazioni sui documenti necessari per viaggi all'estero con minori si prega di consultare il sito
http://www.viaggiaresicuri.it/#/approfondimenti/documentidiviaggio
Per conoscere la documentazione completa può essere utile anche consultare il sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/articolo/191
Non è richiesta nessuna vaccinazione.
È obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori di età maggiore o uguale a 9 mesi, provenienti da un Paese dove la febbre gialla è a rischio trasmissione, anche nel caso di solo transito aeroportuale superiore alle 12 ore e in ogni caso se si lascia l’aeroporto di scalo.
Si suggerisce di evitare viaggi nel Paese a coloro che siano affetti da gravi patologie che necessitino di assistenza ospedaliera.
Si consiglia di adottare, durante la permanenza nel Paese, misure preventive contro le punture di zanzara (indossare abiti che coprono il più possibile il corpo, in particolare braccia e gambe; usare prodotti repellenti contro le punture di insetti; alloggiare in locali dotati di zanzariere ecc).
Inoltre si consiglia:
Si raccomanda di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.
Ogni luogo ha la sua natura... e mentre voi osservate la natura, la natura sta osservando voi!
La vegetazione rigogliosa del paese è l’habitat naturale di molte specie animali, non pericolose per l’uomo. L’esistenza di un ecosistema tropicale non esclude la diffusione di piccoli ratti che ogni tanto fanno capolino nelle vicinanze dei resort o degli alberghi, attratti dal calore e dalla possibilità di trovare del cibo.
Il geco, che fa la sua comparsa dopo il tramonto, è molto comune in tutte le zone a clima temperato e svolge una funzione importante perché si ciba di insetti parassiti e spesso diventa parte delle mura domestiche.
Tra le specie comuni può essere inoltre annoverata anche la volpe volante, un pipistrello notturno del tutto innocuo che si ciba principalmente della frutta che si trova sulle cime degli alberi e delle palme (soprattutto alle Maldive, alle Seychelles ed in alcune isole caraibiche).
È possibile incontrare anche insetti di piccole dimensioni assolutamente non velenosi. Non può essere perciò completamente esclusa la possibilità che nella propria camera possano introdursi, magari dopo aver lasciato aperta la finestra, piccolissimi insetti. Ciò non denota una carenza di pulizia da parte della struttura ma è semplicemente frutto della natura che circonda la maggioranza dei resort che periodicamente utilizzano prodotti per tenerli lontani.
Si consiglia in ogni caso di munirsi di repellenti e di adottare le normali precauzioni.
Il tour operator consiglia di controllare eventuali escursioni acquistate in loco da organizzazioni non ufficiali e da privati e, in ogni caso, resta inteso che il nostro corrispondente locale non è responsabile per i disservizi causati dall’acquisto delle stesse.
Al momento del check-in in un hotel solitamente viene richiesta la carta di credito a garanzia e viene bloccata una determinata somma a titolo cauzionale. Ciò è totalmente slegato dal pagamento dei servizi effettuato dal tour operator ed è una prassi molto comune a livello internazionale. La carta di credito del cliente viene richiesta laddove l'hotel disponga di servizi opzionali a pagamento, quali il minibar, la TV via cavo, boutique o ristoranti, qualora cioè sia possibile acquistare e di conseguenza far addebitare gli importi da saldare al momento del check-out.
In Sri Lanka non esiste una classificazione alberghiera ufficiale, diventa difficile darne una esatta che corrisponda a quelle a cui siano generalmente abituati. Quindi in base alla nostra esperienza diretta, proponiamo tre diverse tipologie di strutture alberghiera:
I Full Moon Days (o Poya Days) sono delle vere e proprie feste nazionali che ricadono nel giorno della luna piena. Durante questo periodo è vietata la vendita di carne ed alcolici che quindi non saranno serviti nelle aree comuni degli alberghi, nei ristoranti o nei pub. Inoltre uffici, monumenti, siti turistici e negozi potrebbero essere chiusi.
Se avete la fortuna di avere nel vostro programma l’esperienza di viaggio in treno, è anche necessario che siate consapevoli del fatto che gli standard delle compagnie ferroviarie presenti nel paese non sono paragonabili a quelli europei. Seppur in maniera limitata, può capitare infatti che ci siano ritardi o cancellazioni dell’ultimo minuto. Le compagnie ferroviarie cingalesi non si assumono la responsabilità di rimborsare i passeggeri in caso di ritardo o per eventuali disagi che ne derivano, né di garantire una eventuale riprotezione della corsa. Tuttavia il viaggio in treno resta un’esperienza unica dal punto di vista paesaggistico ed emozionale e per questo vale ugualmente la pena di correre questo piccolo rischio.
Nei templi buddisti e Hindu e obbligatorio togliersi le scarpe (si possono indossare le calze), non indossare abiti succinti o pantaloncini corti, le donne devono avere le spalle coperte.
Non ci si fa mai fotografare dando le spalle a icone sacre, statue del Buddha o altri oggetti di culto.
Nei pressi dei templi è vietato fumare, a maggior ragione all'interno degli stessi.
La mance sono gradite ovunque e d'uso comune negli alberghi per facchini e camerieri. Un obbligo morale per guide e autisti (normalmente a fine tour $ 35/45 per le guide e $ 15/25 per gli autisti).
La maggior parte delle strade del Paese non è asfaltata: i tempi di percorrenza sono variabili, tanto che le distanze si esprimono in ore di viaggio più che in chilometri percorsi.
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