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1.285.000 kmq
32.170.000
Confina a Nord con la Colombia e l'Ecuador, a Est con il Brasile, a Sud-est con la Bolivia, a Sud con il Cile e ad Ovest affaccia sull'Oceano Pacifico.
Il Perù ha un clima molto vario che cambia a seconda dell'area geografica e dell'altitudine, piuttosto elevata per le città e i siti archeologici.
Nella regione costiera, durante l’inverno (da aprile/maggio a novembre), è presente una leggera foschia costiera conosciuta come garúa, provocata dalla fredda corrente di Humboldt proveniente dal Pacifico. Il tasso di umidità è abbastanza elevato, con temperature tra i 14°C e i 18°C.
I mesi più caldi e secchi sono quelli estivi (da dicembre a marzo/aprile), con notti fresche e con la temperatura dell’Oceano Pacifico che diventa un po’ più calda.
Nella regione andina la stagione secca, ideale per intraprendere un viaggio, va da maggio/giugno ad agosto/settembre, con molte giornate di pieno sole ma con una escursione termica piuttosto accentuata; la stagione delle piogge (estate) va invece da dicembre a marzo, sebbene siano maggiormente concentrate tra gennaio e marzo.
La regione amazzonica è calda e umida tutto l’anno, con temperature tra i 30°C e i 35°C. Le precipitazioni maggiori si hanno da dicembre a maggio (estate).
La moneta ufficiale è il Sol (S/).
Nei principali alberghi e negozi sono accettate tutte le carte di credito.
Le lingue ufficiali sono lo spagnolo e le lingue indigene quechua e aymara. Nel Paese si parlano anche altre lingue native americane, e l'inglese è piuttosto diffuso.
Il fuso orario è GMT-5, quindi si calcolano 6 ore in meno rispetto all'Italia, 7 ore in meno quando in Italia è in vigore l'ora legale.
220 V/60 Hz. Nel Paese convivono diversi standard per le prese: per questo motivo è opportuno munirsi di un adattatore universale.
Vista l'altitudine dei principali siti archeologici e delle città peruviane, è consigliato un abbigliamento che includa qualche maglione di lana, una giacca a vento o un piumino, guanti e cappello di lana. È opportuno portare con sé delle scarpe comode (adatte quelle da trekking).
Sono utili un ombrello ed un impermeabile se si viaggia durante la stagione delle piogge.
In Perù la principale religione (oltre l'80%) è il cattolicesimo.
La cultura peruviana è una commistione maturata fra le tradizioni e gli stili di vita coltivati dalle popolazioni native e quelli importati dai conquistatori spagnoli e dalle popolazioni africane, cinesi, giapponesi e europee stabilitesi in Perù con le ondate migratorie che si sono succedute nei secoli.
L'arte e l'artigianato, fin dalle prime civiltà peruviane, costituiscono una manifestazione importante dell'identità delle popolazioni locali: dalla tessitura di abiti di cotone, di lana di pecore e alpaca per la produzione di abiti tradizionali, alla lavorazione dell'oro e dell'argento per i gioielli, passando per l'intaglio del legno, la produzione artistica e artigianale ha saputo conservare dei tratti distintivi delle tradizioni sociali e religiose delle singole comunità. A queste eredità pre-ispaniche, si aggiungono poi le tradizioni coltivate da artigiani e artisti provenienti soprattutto da Spagna e Italia, le cui opere caratterizzano numerosi luoghi di culto cristiani.
Un altro aspetto importante della cultura peruviana è la musica, vissuta per tradizione insieme alla danza. I flauti andini, gli altri strumenti a fiato e le percussioni delle popolazioni native, insieme agli strumenti a corda degli Spagnoli come il charango, hanno dato vita a un'infinità di ritmi. Alcuni sono più fedeli al taki, la musica Inca, altri sono interessanti mix delle tradizioni tanto di piccole comunità locali quanto delle popolazioni che negli anni si sono stabilite nel Paese: questa è la canción criolla, a cui appartiene ad esempio la marinera, un ballo tradizionale della costa in cui la coppia si intreccia elegante in un frusciare di abiti e fazzoletti. Fra i generi musicali diventati popolari nel secolo scorso spicca la chicha, nata negli anni 50 nelle zone più povere delle periferie di Lima, dall'incontro di ritmi afro-peruviani e andini.
La cucina è un'altra delle tradizioni che ben rispecchia sia le origini sia l'identità multiculturale di questo Paese: si passa dal ceviche, pesce marinato di acqua dolce o salata, al pollo a la brasa, marinato e arrostito, dalla cucina andina, basata su mais, patata e altri tuberi, alla cucina chifa, che combina ingredienti e preparazioni cinesi e peruviane.
Le prime tracce di vita umana in Perù risalgono al 15.000 a.C., ma solo nel 5.000 a.C., con lo sviluppo dell'agricoltura e dell'allevamento, si consolidano le prime comunità. Negli altipiani andini del Nord del Paese, tra il 900 e il 200 a.C., si sviluppa la civiltà Chavín, che segna un momento di passaggio importante per l'evoluzione della struttura sociale e del panorama culturale, per l'avanzamento nelle tecniche agricole e artigianali come la metallurgia e la tessitura. All'inspiegato declino di questa civiltà, seguono secoli in cui altre culture locali come Moche, Lima, Nazca, Recuay e Tiahuanaco iniziano a fiorire.
È però solo dopo il 500 d.C. che la struttura della società assume la forma dell'impero: ciò avviene con l'avvento della civiltà Huari, sviluppatasi al centro del Perù nella zona dell'attuale Ayacucho, e organizzata in province fino alla costa e sugli altipiani, e della civiltà Tiahuanaco, estesa nelle aree di confine tra l'attuale Perù, Bolivia e Cile. È in questo periodo che si avviano il terrazzamento dei campi, così da sfruttare anche le aree meno agevoli per la coltivazione, e un'importante opera di sviluppo dei collegamenti stradali.
Con il XIII secolo si assiste all'ascesa della civiltà Inca, capace di estendere la propria influenza su gran parte delle aree occidentali del Sud America. Dalla lingua ufficiale, il quechua, alla struttura politica, una monarchica teocratica, all'organizzazione dell'economia e alla pratica della religione basata sul culto del Sole, l'impero Inca opera un accentramento verso Cuzco, ritenuto l'ombelico del mondo. Nei primi decenni del XVI secolo si stima che i confini dell'impero abbracciassero un territorio di oltre 2 milioni di chilometri quadrati, includendo aree considerevoli degli attuali Perù, Colombia, Ecuador, Bolivia, Cile e Argentina.
Le notizie dell'esistenza dell'impero Inca si diffondono in breve tempo fra gli esploratori europei, nel XVI secolo: approfittando dei dissidi interni all'impero, gli Spagnoli, in primo luogo con Francisco Pizarro, conquistano rapidamente le terre dell'impero e insediano la capitale della colonia a Lima. Nel 1572, con l'uccisione del sovrano Túpac Amaru, gli Spagnoli abbattono l'ultimo baluardo della resistenza preparandosi ad asservire le popolazioni locali, già decimate dai conflitti e dalle malattie importate dagli Europei.
Solo dopo due secoli, e dopo il ribollire dei primi moti di ribellione, il movimento indipendentista peruviano acquisisce la forza necessaria per rivendicare e ottenere la liberazione dal dominio europeo, con il supporto dei proprietari terrieri ispano-americani di diversi Paesi del Sud America. Nel 1821 viene proclamata l'indipendenza.
All'indipendenza segue un lungo periodo di forte instabilità, generata dagli squilibri sociali, dagli interessi stranieri rispetto alle materie prime di cui il Perù è ricco, dagli scontri per i confini con Bolivia, Cile e Colombia. Nel 1979, dopo decenni in cui si sono avvicendati regimi dittatoriali, viene adottata la Costituzione, ma il processo di democratizzazione è stato lento e complesso.
Nell'ultimo decennio il Perù è una delle economie con il maggiore tasso di crescita a livello globale.
Per viaggiare in Perù è necessario il passaporto con validità residua di 6 mesi e il biglietto aereo di andata e ritorno.
Visto d’ingresso: non necessario
L’Ambasciata d’Italia a Lima
Avenida Giuseppe Garibaldi (ex Gregorio Escobedo) 298 - Jesus Maria - Lima 11
P.O.Box: 11-0490 – Lima, 11
Tel: (051.1) 463.2727
Fax: (0051.1) 463.5317
Cellulare di servizio: (00511) 99723.2073
E-mail: ambasciata.lima@esteri.it
Sito Internet: www.amblima.esteri.it
Alcune destinazioni della nostra programmazione richiedono più di una pagina libera sul passaporto per l'accesso al paese. È quindi buona norma controllare, prima della partenza, di avere un numero sufficiente di pagine libere per i timbri doganali. La normativa varia da paese a paese, alcuni ne richiedono una soltanto, altri addirittura 3. L'esperienza consiglia, per sicurezza, di avere almeno 2 pagine libere in più del numero delle destinazioni visitate. Se ad esempio si visitano 2 destinazioni, è consigliato avere 4 pagine libere sul passaporto.
Inoltre il passaporto deve essere integro in tutte le sue pagine e nella sua copertina: in caso sia danneggiato anche in piccola parte potrebbe essere negato l’imbarco.
Tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Per informazioni sui documenti necessari per viaggi all'estero con minori si prega di consultare il sito
http://www.viaggiaresicuri.it/#/approfondimenti/documentidiviaggio
Per conoscere la documentazione completa può essere utile anche consultare il sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/articolo/191
Non è necessaria nessuna vaccinazione obbligatoria.
È consigliata la profilassi antimalarica ed è vivamente raccomandata la vaccinazione contro la febbre gialla per quanti si recano nella regione amazzonica (Iquitos, Puerto Maldonado).
Il Perù è considerato paese a rischio di trasmissione della febbre gialla. Il paese verso il quale si i prosegue il viaggio (o per il quale si transita) potrebbe richiedere il certificato di vaccinazione.
Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio per tutti coloro che proseguono il viaggio verso le isole caraibiche (ad eccezione della Repubblica Domenicana) e la Polinesia. È opportuno verificare con congruo anticipo rispetto alla data di partenza.
Molte località si trovano ad un’altitudine piuttosto elevata: è opportuno che i viaggiatori con problemi cardio-vascolari, di ipertensione e di respirazione consultino il proprio medico prima della partenza. Alcuni semplici accorgimenti permettono di prevenire il mal di montagna: bere molta acqua, mangiare cibi leggeri, evitare alcolici. La maggior parte degli hotel sono forniti di bombole di ossigeno.
Ogni luogo ha la sua natura... e mentre voi osservate la natura, la natura sta osservando voi!
La vegetazione rigogliosa del paese è l’habitat naturale di molte specie animali, non pericolose per l’uomo. L’esistenza di un ecosistema tropicale non esclude la diffusione di piccoli ratti che ogni tanto fanno capolino nelle vicinanze dei resort o degli alberghi, attratti dal calore e dalla possibilità di trovare del cibo.
Il geco, che fa la sua comparsa dopo il tramonto, è molto comune in tutte le zone a clima temperato e svolge una funzione importante perché si ciba di insetti parassiti e spesso diventa parte delle mura domestiche.
Tra le specie comuni può essere inoltre annoverata anche la volpe volante, un pipistrello notturno del tutto innocuo che si ciba principalmente della frutta che si trova sulle cime degli alberi e delle palme (soprattutto alle Maldive, alle Seychelles ed in alcune isole caraibiche).
È possibile incontrare anche insetti di piccole dimensioni assolutamente non velenosi. Non può essere perciò completamente esclusa la possibilità che nella propria camera possano introdursi, magari dopo aver lasciato aperta la finestra, piccolissimi insetti. Ciò non denota una carenza di pulizia da parte della struttura ma è semplicemente frutto della natura che circonda la maggioranza dei resort che periodicamente utilizzano prodotti per tenerli lontani.
Si consiglia in ogni caso di munirsi di repellenti e di adottare le normali precauzioni.
Il tour operator consiglia di controllare eventuali escursioni acquistate in loco da organizzazioni non ufficiali e da privati e, in ogni caso, resta inteso che il nostro corrispondente locale non è responsabile per i disservizi causati dall’acquisto delle stesse.
Al momento del check-in in un hotel solitamente viene richiesta la carta di credito a garanzia e viene bloccata una determinata somma a titolo cauzionale. Ciò è totalmente slegato dal pagamento dei servizi effettuato dal tour operator ed è una prassi molto comune a livello internazionale. La carta di credito del cliente viene richiesta laddove l'hotel disponga di servizi opzionali a pagamento, quali il minibar, la TV via cavo, boutique o ristoranti, qualora cioè sia possibile acquistare e di conseguenza far addebitare gli importi da saldare al momento del check-out.
Alcuni hotel possono richiedere il pagamento in loco di tassa di soggiorno e di resort fee non prepagabili dall'Italia. L'importo può variare da hotel a hotel o da località a località.
Il Paese (o alcune sue aree) è considerato a rischio di trasmissione febbre gialla. Il paese verso il quale si prosegue il viaggio (o nel quale si transita) potrebbe richiedere il certificato di vaccinazione. È opportuno verificare con congruo anticipo rispetto alla data di partenza.
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