viaggi Living Ras Al Khaimah
Ras Al Khaimah: un po' di storia
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Living Ras Al Khaimah

Ras Al Khaimah: un po' di storia

Gli scavi archeologici, iniziati negli anni ‘60 del XX secolo, hanno portato alla luce antichissime tracce di popolamento dell’area dove oggi sorge Ras Al Khaimah City. Il clima mite immediatamente successivo alla fine dell’ultima era glaciale permise, già attorno al 5.500 a.C., lo sviluppo di primitive realtà tribali. In seguito, con la graduale desertificazione dell’area, si adattarono al nuovo ambiente fondando piccole comunità semi-nomadi, che erano solite abitare, durante la stagione invernale, le regioni costiere. Le popolazioni di questo periodo si spinsero ben oltre i confini geografici delle foreste di mangrovie costiere: gli archeologi hanno riportato alla luce tracce di vasellame avente probabile origine mesopotamica, a testimonianza di possibili scambi commerciali, oltre che culturali, fra queste civiltà.

Attorno al terzo millennio a.C. si sviluppò, nell’area degli attuali Emirati Arabi Uniti settentrionali, la civiltà Umm al-Nar, conosciuta principalmente per il ricco repertorio di ceramiche, oltre che per i sistemi tombali collettivi, basati su solidi cumuli di pietra. Attorno al 1300 a.C. si verificò un intenso sviluppo dei sistemi d’irrigazione sotterranei, un fenomeno da attribuire alla transizione (parziale e, soprattutto, locale) della cultura Umm al-Nar verso modelli di vita totalmente sedentari che avrebbero dato origine alle civiltà urbane con le quali le popolazioni mediterranee del mondo antico, similmente a quelle iraniche, sono entrate in contatto. L’addomesticazione del cammello avvenne di pari passo al processo di sviluppo delle città.

Scavi effettuati nei distretti meridionali e settentrionali di Ras Al Khaimah hanno provato che la civiltà pre-islamica del periodo ellenistico prima, partico-sasanide poi, aveva subito fortissime influenze esterne provenienti dai colossi che la circondavano. Attorno al I secolo d.C. la regione del Golfo venne utilizzata dai navigli romani come una via alternativa per raggiungere i porti dell’India. Sebbene il commercio delle perle fosse già da tempo una delle leve economiche dell’area, fu in questo periodo che la richiesta subì una notevole impennata. Il periodo d’oro dei regni dell’Arabia dipese molto dallo stato di guerra tra l’Impero romano e quello partico-sasanide, che determinò uno spostamento in queste aree delle rotte commerciali dirette verso Oriente. In seguito alla pace (348), le piste si spostarono su direttrici più tradizionali e una crisi senza precedenti si abbatté sui sistemi politici della penisola che, in molti casi, si dovettero ridurre a piccole entità locali pur di non collassare. Le vicine civiltà yemenite, le più prospere durante il periodo precedente, decaddero inesorabilmente, fino a che le armate persiane occuparono la regione nel 575 facendone una satrapia abbastanza effimera.

Come conseguenza della spinta all'unità socio-culturale, oltre che politica, impressa dal profeta Maometto a partire dal 610, ebbe inizio un periodo d’espansione del nascente Impero arabo. La regione di Ras Al Khaimah, come il resto della satrapia d’appartenenza, cedette ai continui assalti musulmani del 632 nonostante le notevoli opere di fortificazione. Sia durante la dinastia Omayyade che sotto quella Abbaside la regione di Ras Al Khaimah mantenne un ruolo di rilievo nelle rotte commerciali. Lo sviluppo economico permise la rinascita, seppur parziale, delle strutture urbane e, a cavallo tra il XIV ed il XIX secolo, sia la città di Julfar che la regione costiera circostante riscontrarono notevoli aumenti demografici. La regione, oltre che per gli scambi commerciali, divenne nota per le sue ceramiche.

L’inizio dell’età delle esplorazioni, nel XVI secolo, portò gli Europei nella regione. I primi a giungervi furono i Portoghesi, che cercarono invano di conquistarne i porti. I Britannici giunsero nell’area nei primi decenni del XIX secolo ma dovettero scontrarsi con il clan di pirati Al Qasimi, realtà tribale che sin dal secolo precedente godeva di un solido dominio sulla regione.

Gli Inglesi, vedendo minacciati i propri traffici commerciali, iniziarono un'estesa campagna militare nell’area, che portò alla temporanea occupazione della città di Ras Al Khaimah. I Britannici si ritirarono dalla città in seguito alla firma di un accordo che sanciva una tregua tra l’Impero britannico e le tribù locali. Per l’ex città occupata il libero scambio con gli Inglesi rappresentò una notevole fonte di profitti, che ne incoraggiò un ulteriore sviluppo. Sotto il punto di vista politico Ras Al Khaimah, nonostante le notevoli ricchezze, dovette alternare la propria indipendenza a periodi di sudditanza nei confronti della vicina Sharjah.

Lo Sheikh Saqr bin Muhammad al Qasimi, il padre dell’attuale emiro Saud bin al Qasimi, avviò il Paese sulla strada della modernizzazione, governandolo a cavallo tra il 1948 ed il 2010. Il regno dello Sheikh è stato segnato da numerose opere di sviluppo del turismo e delle infrastrutture, seguendo la medesima via segnata dalle vicine Abu Dhabi e Dubai. L’emirato accettò di unirsi ai nascenti Emirati Arabi Uniti nel 1972.

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