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Confina con Laos e Cambogia ad Est, Golfo di Thailandia e Malesia a Sud, con il Mare delle Andamane e il Myanmar (ex-Birmania) ad Ovest.
La Thailandia è un Paese a clima tropicale-monsonico: caldo umido con forti piogge nel periodo da agosto ad ottobre; temperature più moderate nel periodo da novembre a febbraio. Le temperature medie si aggirano intorno ai 25°C nei mesi dicembre-gennaio e tra i 35-40°C nei restanti mesi dell’anno.
Il Sud del Paese presenta temperature più costanti durante tutto l'arco dell'anno e piogge più intense. Variazioni notevoli si hanno invece nel periodo delle piogge nelle località poste lungo la costa del Mare delle Andamane e quelle che si trovano lungo il Golfo di Thailandia.
L'unità monetaria ufficiale è il Baht.
Il thailandese parlato e scritto è per lo più incomprensibile per il visitatore occasionale. L'inglese è parlato nella maggior parte di alberghi, negozi, ristoranti, banche, uffici internazionali ed autonoleggi delle principali località turistiche, in particolare a Bangkok, a Chiang Mai, a Pattaya e a Phuket, dove è un’importante lingua commerciale.
I segnali stradali in tutto il Paese sono sia in thailandese sia in inglese.
In Thailandia il fuso orario è GMT+7, quindi si calcolano 6 ore in più rispetto all'Italia, 5 quando in Italia è in vigore l'ora legale.
220 Volt, 50Hz. Le prese elettriche thailandesi sono compatibili con le spine della maggior parte dei dispositivi italiani.
Indumenti di cotone, leggeri e comodi, come T-shirt, camicie e pantaloni di tela, sono l'abbigliamento ideale per visitare il Paese durante tutto l'arco dell'anno.
Da non dimenticare sono sicuramente un cappellino per il sole, un impermeabile per qualche improvviso acquazzone ed un maglioncino che si renderà necessario per le escursioni sulle montagne del Nord o per l'immancabile aria condizionata degli hotel, dei negozi e dei centri commerciali.
Indispensabili un paio di scarpe comode per camminare in città e scarponcini da trekking per le escursioni nel Nord del Paese.
Durante la visita ai templi si consiglia di indossare abiti appropriati (evitare bermuda, canottiere e top). È d'obbligo togliersi le scarpe prima di entrare nelle aree sacre e nei templi.
Nella vita dei Thailandesi ha una grande influenza la dottrina religiosa che trova unità nella professione della fede buddista, praticata dal 95% della popolazione. Il buddismo, che nacque oltre 2500 anni fa in India e che ben presto si espanse in tutta l'Asia sudorientale, apparve per la prima volta in Thailandia durante il III secolo a.C..
La Thailandia è un Paese che vanta una forte identità culturale, identità che si fonda su tre pilastri: il re, la nazione e la religione. Questi tre elementi, alimentati da tradizioni millenarie e consolidati dal fatto che la Thailandia non sia mai stata colonizzata da potenze straniere, non impediscono però al Paese di vivere appieno la modernità.
La Thailandia, infatti, è una terra di forti contrasti: grattacieli con lussuose terrazze panoramiche su cui sorseggiare raffinati drink convivono con antichi templi e rituali come la questua quotidiana dei monaci, quartieri luminescenti di insegne al neon convivono con aree incontaminate e popolate da tribù il cui stile di vita è rimasto inalterato nei secoli.
Questo vale anche per l'accoglienza e le usanze. Basti pensare alla tradizione del massaggio: le origini del massaggio thai, detto nuad phaen boran, risalgono probabilmente alla cultura indiana, praticata e rielaborata nei templi buddisti thailandesi quale soluzione per equilibrare l'armonia tra corpo e spirito. Pur essendo considerata una pratica spirituale, questa serie di pressioni, stiramenti e mobilizzazioni delle articolazioni non è solo appannaggio di monaci e praticanti, ma è a disposizione dei visitatori in cerca di benessere, coniugando una tradizione antichissima con le più innovative e confortevoli strutture di accoglienza.
Un concetto simile vale per il tatuaggio o per una disciplina come la muay thai: la millenaria arte dei tatuaggi sacri non è più riservata ai guerrieri e sono in molti, anche fra le celebrità del cinema internazionale, ad averla impressa sulla propria pelle; la boxe thailandese, nata oltre 2.300 anni fa, al tempo delle migrazioni dei popoli thai, è uno sport apprezzato e praticato in tutto il mondo.
Questa disponibilità ad aprirsi all'altro, coltivando al contempo le proprie tradizioni, si rispecchia anche nella cucina: il cibo è accoglienza e ha la capacità di unire. Non a caso in Thailandia, fra conoscenti, è usuale scambiarsi estemporanei inviti a "mangiare una cosa". Apprezzata in tutto il mondo, la cucina thailandese è un inconsueto connubio di sapori, consistenze, colori: dal cibo di strada a quello dei ristoranti più raffinati, dal noto pad thai all'insalata di papaya, detta som tam, il piccante, il dolce, l'aspro, il salato e l'amaro convivono e si equilibrano in pietanze dal gusto sempre fresco e sempre sorprendente.
In Thailandia la vita è interpretata in chiave gioiosa, accogliente e fiduciosa nei confronti dell'altro. Non a caso è soprannominata "il Paese del sorriso", una espressione del viso che ben trasmette il concetto di sanuk, definito come la predisposizione per il gioco, indispensabile per godere appieno della vita. Questo concetto è alla base dei legami fra conoscenti e congiunti, ma anche del rapporto con gli stranieri, accolti proprio perché la compagnia è ritenuta un valore indispensabile per coltivare la felicità.
Abitata fin dall'Età del Bronzo, la Thailandia, o Siam, deve molto della sua storia e della sua identità alla migrazione dalla Cina delle popolazioni Mon, Khmer e Thai. In particolare, il gruppo Thai, nel XIII secolo, fondò il regno di Sukhothai, al quale si attribuisce la prevalenza religiosa del Buddismo Theravada, la creazione dell'alfabeto thai e la fioritura di arti come la pittura, l’architettura e la letteratura. Fioritura che proseguì con l'ascesa del regno di Ayutthaya, che tra il XIV secolo e il XVIII secolo coltivò rapporti commerciali prima con l'Oriente, poi con gli stati europei, senza però prestare il fianco alla colonizzazione.
Furono i Birmani a scompaginare questo equilibrio nel 1767, invadendo e saccheggiando l'attuale Thailandia, senza però imporvi un controllo uniforme. Ciò permise ai Siamesi di recuperare il dominio del territorio che abitavano da secoli. Il 1782 segnò l'avvento della dinastia Chakri, attuale famiglia regnante, che spostò la capitale a Bangkok e si adoperò per la modernizzazione del Paese senza mai cedere alle ambizioni di conquista europee.
La monarchia assoluta venne convertita in monarchia costituzionale nel 1932, nel pieno di un periodo di instabilità politica che perdurò per i decenni successivi, fino alla fine degli anni Settanta. Nel corso di questo periodo il potere dei militari nazionalisti spesso riuscì a prevalere sulla monarchia, e proprio per loro volere nel 1939 lo stato convertì il proprio nome da Siam a Thailandia. La Seconda Guerra Mondiale, a cui il Paese partecipò lasciando campo libero all'alleato Giappone, fu un momento particolarmente doloroso per la Thailandia, come testimonia la costruzione del celebre ponte sul fiume Kwai, edificato a spese di migliaia e migliaia di vite umane, di Thailandesi e di prigionieri di guerra del Giappone.
A partire dagli anni Ottanta la Thailandia promosse la pacificazione nazionale sotto la chiave dello sviluppo economico, e garantì al Paese un lungo periodo di stabilità e di prosperità fino al 1991, quando un colpo di stato militare portò al potere il fronte reazionario dell'esercito, che abolì la costituzione e sciolse il parlamento. Alla sanguinosa repressione delle manifestazioni antigovernative del cosiddetto "maggio nero", tra il 1992 e il 1995 seguì un periodo di democrazia, subito complicato dalla crisi finanziaria asiatica. La storia recente della Thailandia è segnata da una periodica alternanza tra instabilità e tranquillità. A seguito della morte del re Rama IX, avvenuta nel 2016, è stato incoronato il figlio Vajiralongkorn, Rama X, dopo uno iato di oltre due anni.
È necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso e due pagine vuote. Il visto turistico si ottiene all'arrivo nell'aeroporto di destinazione ed è valido 30 giorni dalla data di ingresso. In caso di ingresso via terra il visto turistico ha validità di 15 giorni dalla data di ingresso..
Si consiglia di assicurarsi che il passaporto sia perfettamente integro, in caso contrario potrebbe essere respinto all'ingresso nel Paese.
Alcune destinazioni della nostra programmazione richiedono più di una pagina libera sul passaporto per l'accesso al paese. È quindi buona norma controllare, prima della partenza, di avere un numero sufficiente di pagine libere per i timbri doganali. La normativa varia da paese a paese, alcuni ne richiedono una soltanto, altri addirittura 3. L'esperienza consiglia, per sicurezza, di avere almeno 2 pagine libere in più del numero delle destinazioni visitate. Se ad esempio si visitano 2 destinazioni, è consigliato avere 4 pagine libere sul passaporto.
Inoltre il passaporto deve essere integro in tutte le sue pagine e nella sua copertina: in caso sia danneggiato anche in piccola parte potrebbe essere negato l’imbarco.
Tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Per informazioni sui documenti necessari per viaggi all'estero con minori si prega di consultare il sito
http://www.viaggiaresicuri.it/#/approfondimenti/documentidiviaggio
Per conoscere la documentazione completa può essere utile anche consultare il sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/articolo/191
Se il viaggio si limita a toccare le principali località turistiche non è necessario fare nessuna vaccinazione. La profilassi antimalarica può essere utile a coloro che decidono di inoltrarsi in alcune zone paludose ai confini con il Laos.
Onde evitare disturbi intestinali si consiglia di non consumare ghiaccio e di non mangiare verdure crude o frutta non sbucciata o già sbucciata. Negli hotel tutti gli alimenti possono essere consumati senza timore, compreso il ghiaccio. Si consiglia di prendere le dovute precauzioni per evitare punture di insetti.
Lo standard qualitativo delle strutture ospedaliere pubbliche è buono. Le strutture sanitarie private sono ottime.
Si raccomanda di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.
Ogni luogo ha la sua natura... e mentre voi osservate la natura, la natura sta osservando voi!
La vegetazione rigogliosa del paese è l’habitat naturale di molte specie animali, non pericolose per l’uomo. L’esistenza di un ecosistema tropicale non esclude la diffusione di piccoli ratti che ogni tanto fanno capolino nelle vicinanze dei resort o degli alberghi, attratti dal calore e dalla possibilità di trovare del cibo.
Il geco, che fa la sua comparsa dopo il tramonto, è molto comune in tutte le zone a clima temperato e svolge una funzione importante perché si ciba di insetti parassiti e spesso diventa parte delle mura domestiche.
Tra le specie comuni può essere inoltre annoverata anche la volpe volante, un pipistrello notturno del tutto innocuo che si ciba principalmente della frutta che si trova sulle cime degli alberi e delle palme (soprattutto alle Maldive, alle Seychelles ed in alcune isole caraibiche).
È possibile incontrare anche insetti di piccole dimensioni assolutamente non velenosi. Non può essere perciò completamente esclusa la possibilità che nella propria camera possano introdursi, magari dopo aver lasciato aperta la finestra, piccolissimi insetti. Ciò non denota una carenza di pulizia da parte della struttura ma è semplicemente frutto della natura che circonda la maggioranza dei resort che periodicamente utilizzano prodotti per tenerli lontani.
Si consiglia in ogni caso di munirsi di repellenti e di adottare le normali precauzioni.
Il tour operator consiglia di controllare eventuali escursioni acquistate in loco da organizzazioni non ufficiali e da privati e, in ogni caso, resta inteso che il nostro corrispondente locale non è responsabile per i disservizi causati dall’acquisto delle stesse.
Alcune strutture alberghiere accettano anche un deposito cauzionale in contanti, proporzionale al numero di giorni di soggiorno, quando il cliente non sia in possesso di una carta di credito.
La cifra viene stabilita direttamente al momento dell'ingresso in hotel.
Al momento del check-in in un hotel solitamente viene richiesta la carta di credito a garanzia e viene bloccata una determinata somma a titolo cauzionale. Ciò è totalmente slegato dal pagamento dei servizi effettuato dal tour operator ed è una prassi molto comune a livello internazionale. La carta di credito del cliente viene richiesta laddove l'hotel disponga di servizi opzionali a pagamento, quali il minibar, la TV via cavo, boutique o ristoranti, qualora cioè sia possibile acquistare e di conseguenza far addebitare gli importi da saldare al momento del check-out.
Le camere triple sono generalmente camere doppie con l'aggiunta di una sistemazione per la terza persona: potrebbe trattarsi di una brandina, un sofa bed (letto derivato da un sofa pre-esistente) o un futon (materasso a terra).
Per bambini al di sotto dei 12 anni la struttura potrebbe prevedere la condivisione dei letti esistenti.
Sigaretta elettronica
In Thailandia è espressamente vietato possedere, vendere, importare ed esportare sigarette elettroniche e loro componenti. Chi viene trovato in possesso di una sigaretta elettronica, compresi gli stranieri che si trovano in Thailandia per ragioni di turismo, è punibile con una multa pari a cinque volte il valore del bene, alla quale può aggiungersi una pena fino a cinque anni di reclusione, oltre alla confisca dei beni.
Divieto di fumare in spiaggia
È proibito fumare su ventiquattro spiagge della Thailandia, tra le più note e frequentate dai turisti. I trasgressori saranno puniti con 1 anno di reclusione e/o 100.000 Baht di multa (circa 3.000 €). Si raccomanda di attenersi scrupolosamente al divieto.
Le autorità thailandesi applicano la normativa con estremo rigore, senza eccezioni. Si ricorda inoltre che in Thailandia è proibito fumare negli spazi aperti dove si svolgono attività sportive, in parchi pubblici, zoo, mercati e parchi giochi.
La lista delle spiagge interessate dal divieto è indicate specificamente sulla pagina web:
https://ambbangkok.esteri.it/it/news/dall_ambasciata/2017/10/attenzione-divieto-di-fumo-in-spiaggia/
Si consiglia un atteggiamento rispettoso se si vuole riprendere la popolazione locale e in molti casi è più opportuno chiedere il permesso agli interessati che generalmente si dimostrano molto disponibili
Per guidare sul territorio thailandese è richiesta la patente internazionale. Il volante è a destra mentre la guida è a sinistra (come nel Regno Unito).
Chi ama fare shopping nei mercatini, in Thailandia rischia di perdere la testa: nelle bancarelle infatti si vende di tutto e ogni acquisto sembra un buon affare. Ma non è sempre così, per cui si consiglia di non avere fretta, osservare bene la merce e contrattare i prezzi di abiti, parei, ombrelli di carta, monili, sete e altri oggetti. Attenzione nell'acquisto e nel trasporto di tabacco od alcolici (che sono soggetti a monopolio di stato, anche se acquistati presso un duty free). Il quantitativo personale è di una stecca di sigarette (10 pacchetti o 200 sigarette) ed un litro di bevanda alcoolica.
Da Nord a Sud la Thailandia offre una grandissima varietà geografica ed etnica, cui corrisponde una gamma altrettanto vasta di tradizioni culinarie regionali. Durante il pasto, in Thailandia tutte le portate vengono servite in tavola contemporaneamente, e condivise tra i vari partecipanti al banchetto. Mangiare alla thailandese è di certo un'esperienza unica che tutti devono provare durante il proprio soggiorno in Thailandia.
Lo scalo aereo principale è il modernissimo aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok.
Per chi decidesse di spostarsi in autobus, la Thailandia offre una rete fitta di trasporti, le tariffe possono variare da una compagnia all’altra, ma in genere non comportano una spesa superiore a pochi baht. Raccomandiamo di affidarsi a compagnie qualificate per non trovarsi in situazioni spiacevoli.
I mezzi di trasporto più diffusi in Thailandia sono i tuk tuk, colorati moto-taxi a tre ruote, con cui è possibile spostarsi in città o villaggi a poco costo.
I trishaw sono dei bici-taxi a tre ruote usati come mezzi di trasporto in molte province della Thailandia. Sono piuttosto lenti e utilizzati per coprire brevi distanze, per rilassarsi e guardare il paesaggio.
I songtaew sono dei pick-up convertiti in mini-bus con due lunghi sedili su ogni lato della parte posteriore. In genere trasportano le persone dalla periferia alla città, accogliendo altri passeggeri lungo il tragitto. Si possono anche noleggiare privatamente.
Nelle città i taxi ufficiali (muniti di tassametro ed aria condizionata) rimangono il mezzo di trasporto più costoso.
La rete ferroviaria statale, la State Railway of Thailand, è nel complesso molto ben gestita, ma non raggiunge tutte le località della Thailandia.
Esistono infine diversi modi per spostarsi via mare tra le isole e lungo coste: traghetti, motoscafi o le long-tail boat, che offrono servizi regolari in partenza dalla mattina fino al primo pomeriggio.
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