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Abu Dhabi è una metropoli che sorge su un arcipelago (oltre 200 isole) sulla costa del Golfo Arabico. L'Emirato omonimo ha un'estensione molto superiore sia rispetto all'area cittadina, sia rispetto a quella degli altri emirati confederati, ed è composto in gran parte da territorio desertico. Confina a Sud con l'Arabia Saudita, ad Est con l'Oman e a Nord con l'Emirato di Dubai. Abu Dhabi è la capitale degli Emirati Arabi Uniti, una confederazione di 7 sceiccati: Sharjah, Ajman, Umm Al-Qaiwain, Ras Al-Khaimah, Fujairah, Dubai e, appunto, Abu Dhabi che, come detto, è il più vasto per estensione territoriale (circa il 70% degli interi Emirati).
Il clima di Abu Dhabi, attraversata dal Tropico del Cancro, è prevalentemente arido, con temperature comprese tra i 26 gradi di giorno e i 15 gradi di notte; i fenomeni piovosi sono molto rari. La città di Abu Dhabi, dal momento che sorge sopra un arcipelago, ha un clima caldo/umido nel periodo che va da aprile a settembre. Durante questa parte dell'anno non è raro che avvengano tempeste di sabbia o che la temperatura superi i 40°C.
I mesi che vanno da ottobre a marzo sono invece più freschi e, seppur raramente, ci si può imbattere in densi fenomeni nebbiosi.
Gennaio e febbraio sono i mesi più freschi: in questo periodo sono concentrate le scarse piogge che avvengono durante l’anno.
Il resto dell’emirato ha un clima desertico estremamente caldo, sebbene le zone attorno ad Abu Dhabi City possano essere catalogate come sub-tropicali. Le temperature nelle zone turistiche oscillano, in base alla mensilità, tra i 42°C di agosto e i 13°C di gennaio.
La moneta locale è il Dirham (AED), ma i Dollari americani e gli Euro sono accettati quasi ovunque. È consigliabile però effettuare il cambio in valuta locale, presso i cambiavalute e le banche: i primi offrono in genere condizioni migliori rispetto alle seconde.
Negli Emirati Arabi Uniti sono accettate le principali carte di credito (American Express, Diners Club, Visa, Master Card ecc) sia per quanto riguarda gli acquisti sia per noleggiare un'autovettura o negli alberghi.
Si tenga presente il fatto che pagare con carta di credito nei suk o nei negozi non consente di negoziare eventuali sconti.
La lingua ufficiale degli Emirati Arabi Uniti è l'arabo ma l'inglese è diffuso in tutto il paese.
Gli Emirati Arabi Uniti sono attraversati da un singolo fuso orario (UTC +4), l’ora locale è 3 ore in avanti rispetto a quella italiana ma quando da noi entra in vigore l’ora legale tale differenza scende a 2 ore.
Negli Emirati Arabi Uniti la tensione della corrente è di 220 V, con frequenza 50 Hz. È consigliabile portare con sé un adattatore universale o, perlomeno, un adattatore per le prese a spina piatta.
In valigia non possono mancare gli abiti leggeri, possibilmente ampi, non trasparenti né succinti, senza dimenticare abiti che coprano per intero braccia e gambe. È necessario ricordare che Abu Dhabi è un paese arabo: per quanto tollerante, nei luoghi pubblici, e soprattutto in contesti come i luoghi sacri, è bene mostrarsi rispettosi della cultura della popolazione e indossare abiti che coprano gambe e braccia. Per le donne può essere una soluzione risolutiva portare con sé sciarpe, foulard o pareo coprenti in cui avvolgersi e coprirsi il capo all'occorrenza.
Il bikini e l'abbigliamento da spiaggia sono accettati nei pressi delle piscine degli hotel ma non nei luoghi pubblici della città. Il topless, inoltre, è severamente vietato, ma anche i costumi succinti non sono visti di buon occhio.
Non bisogna dimenticare di mettere in valigia un cappello, da indossare soprattutto nelle ore più calde, occhiali da sole e una buona crema solare ad elevata protezione. È bene portare sempre con sé foulard e maglie a maniche lunghe, sia per la visita dei luoghi sacri, sia per le escursioni nel deserto, con le sue forti escursioni termiche tra giorno e notte, sia per la forte aria condizionata in uso nei luoghi pubblici.
La maggior parte degli abitanti degli Emirati è composta da musulmani. Gli Emirati Arabi Uniti si presentano come il Paese più liberale e “occidentalizzato” del Golfo sebbene, secondo i nostri canoni, possa essere considerato ancora piuttosto conservatore. Giovane, moderno e proiettato verso il futuro, il Paese ha ormai fatto propri i costumi occidentali.
In genere ogni quartiere ha la propria moschea dove i credenti vanno a pregare 5 volte al giorno. Proprio una delle più grandi e belle moschee del mondo islamico, la Sheikh Zayed Grand Mosque, si trova ad Abu Dhabi e rappresenta uno dei capolavori dell’architettura islamica contemporanea.
Caratteristica peculiare della popolazione degli Emirati Arabi Uniti è che meno del 20% degli oltre 9 milioni di residenti è composto da cittadini. Il tasso migratorio netto del Paese è al 21,71%, il più alto al mondo. La maggior parte degli immigrati proviene dal sub-continente indiano (50%) e dall’Iran (23%) ma, negli ultimi anni, si è andata consolidando, nelle città multiculturali, la presenza di cittadini europei. Negli EAU è presente una massiccia quota di Palestinesi, sia come rifugiati politici, sia in cerca di lavoro temporaneo.
Abu Dhabi è lo stato più grande e popolato dei sette Emirati Arabi. Come per gli altri stati degli Emirati Arabi, anche ad Abu Dhabi solo una piccola parte della popolazione è composta da locali. Questo multiculturalismo, questa spinta verso una dimensione internazionale, ben si fonde all'ospitalità della cultura araba, da sempre crocevia di scambi commerciali.
Il fascino di queste contaminazioni emerge nella miriade di attività proposte ad Abu Dhabi: dagli eventi culturali e sportivi tradizionali, come la falconeria o le corse dai cammelli, all'intrattenimento della Formula 1 o alla collezione d'arte ospitata nel Louvre.
Questa stessa fusione di locale e internazionale, di antico e moderno, emerge anche nella cucina. Frutta secca e spezie come cannella, zafferano e curcuma, eredità della tradizione commerciale emiratina, fanno da base ai piatti tradizionali come l'al madrooba, a base di pesce salato, spezie e salse. Ma ad Abu Dhabi la cucina internazionale contemporanea si declina in ogni sua variante, per soddisfare tutti i palati.
Nel 2025 il mese del Ramadan sarà celebrato dal 28 febbraio al 29 marzo
Durante il Ramadan, nei paesi di religione islamica si pratica il digiuno (Sawm) per l'intero periodo pertanto è proibito mangiare, bere e fumare dall'alba al tramonto per concentrarsi sul proprio rinnovamento spirituale. Il digiuno non è facile da sopportare, perciò chi può rallenta il ritmo. Ricordiamo che durante il Ramadan l'orario di lavoro nel paese subisce lievi variazioni, ristoranti e punti ristoro saranno chiusi fino al tramonto.
Ciò nonostante i ristoranti negli alberghi resteranno aperti durante il giorno e pasti e le bevande vengono servite in aree riservate ai non musulmani; per dimostrare solidarietà e rispetto, bisogna evitare di mangiare o bere in pubblico davanti a persone che praticano l'astinenza e rispettare sempre il momento della preghiera islamica. Centri commerciali e tradizionali Souq seguono un orario differente rispetto agli altri periodi dell'anno e di solito chiudono in mattinata, per riaprire dopo il tramonto.
Quando le ombre si allungano e il tramonto si avvicina, la vita ritorna a scorrere intensa e gli aromi riempiono le strade per onorare l'iftar (la cena dopo il digiuno). Durante questo mese l'operatività di alcuni tour ed escursioni potrebbero essere modificati senza alterarne in alcun modo il contenuto. Un'esperienza unica nel suo genere e soggiornare durante La Festa della Rottura (Eid al-Fitr), festa di più giorni che segna la fine dei 30 giorni di Ramadan e l'inizio del nuovo mese lunare.
La festività Eid al Fits è fissata a conclusione del mese del Ramadan. Quest’ultimo si svolge nel nono mese del calendario lunare, dunque varia anno dopo anno in quello che è il calendario solare.
L’Eid al Fitr corrisponde dunque al primo giorno del mese di Shawwal, il quale inizia quando in cielo compare la luna nuova.
Per tal motivo, non c’è una data prestabilita e valida per tutto il mondo islamico: l’Eid al Fitr viene infatti decisa a seconda del posizionamento geografico di un determinato Paese.
Potrebbero cioè esserci differenza da zona a zona per l’ingresso della nuova luna in cielo e dunque l’inizio del mese di Shawwal,
Nei giorni dell’Eid al Fitr, la festa può durare dai 2 ai 5 giorni. Si tratta di un momento di festeggiamenti e quindi per i viaggiatori può essere un’occasione per vivere appieno la cultura locale, ma nel contempo alcune attività (quali negozi, locali, attrazioni, etc) potrebbero essere chiusi. Quindi è necessario verificare nel caso ci fossero esigenze specifiche durante un Tour o un Soggiorno.
In questo paese, per la loro filosofia cosmopolita, sono molto tolleranti verso l’abbigliamento (soprattutto quello femminile) occidentale ma durante il Ramadan, per una forma di rispetto verso la popolazione locale si consiglia di indossare in pubblico un abbigliamento più consono.
La cultura delle popolazioni originarie dell’area del Golfo Arabico è ancora avvolta nel mistero, sebbene recenti scavi archeologici degli ultimi anni abbiano fatto un po' di luce sull’area nella quale sorge l'attuale Abu Dhabi. Si sono rinvenuti reperti che risalgono al III millennio a.C, che testimoniano la presenza di insediamenti di pescatori e le peregrinazioni di pastori nomadi.
Determinante per lo sviluppo di Abu Dhabi è l'ascesa di un'importante confederazione tribale, quella dei Banu Yas, che, alla fine del XVIII secolo, prese il controllo di Dubai.
La zona litoranea degli Emirati Arabi Uniti, definita dagli europei "costa dei pirati", in quanto popolata da razziatori che colpivano le navi mercantili, venne posta sotto il controllo britannico e, a metà del 1800, con la firma della tregua che pose fine alle incursioni, si delinearono quelle linee di confine che, in futuro, avrebbero determinato gli Emirati Arabi Uniti.
Fino alla metà del XX secolo l'economia dell’allora minuto stanziamento si basava quasi interamente sull'allevamento di dromedari, la produzione di datteri e verdure, coltivati nelle oasi dell'interno di Al Aina, sulla pesca e la ricerca delle perle. La maggior parte delle costruzioni degli insediamenti di Abu Dhabi era costituita da foglie di palma, mentre le famiglie più abbienti disponevano di capanne di fango.
Con i primi rinvenimenti di petrolio, a partire dalla metà del secolo scorso, Abu Dhabi ebbe l'impulso per delineare la propria crescita. I guadagni iniziali erano relativamente scarsi, ma venne avviato il primo sviluppo edilizio delle città e, nel 1961, venne terminata la prima strada asfaltata. A seguito di un primo periodo di cauti investimenti, è con l'avvento dello sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, e con la successiva indipendenza degli Emirati Arabi Uniti, che Abu Dhabi diventò ambiziosa e imboccò la strada del suo vertiginoso sviluppo economico, architettonico, culturale.
Per entrare negli Emirati Arabi Uniti è necessario possedere un passaporto avente una validità residua di almeno 6 mesi dalla data di partenza del soggiorno. Il visto d'ingresso non è necessario per soggiorni fino a 90 giorni. Al momento dell’arrivo nel paese, presso i controlli passaporti degli aeroporti, verrà apportato, senza alcun costo aggiuntivo, un visto temporaneo d’entrata.
Questa procedura è valida per i soli cittadini italiani mentre coloro che dispongono di altre cittadinanze dovranno comunicare la nazionalità durante la prenotazione per controllare l'eventuale necessità di un visto d’entrata (a pagamento e non rimborsabile in caso di esito negativo). Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata, il Consolato del Paese, presente in Italia, o, infine, presso il proprio Agente di viaggio.
Idee per viaggiare non è responsabile per mancate partenze dovute a non valida documentazione personale.
Ambasciata d'Italia ad Abu Dhabi
Al Rawda Area - Mubarak bin Mohammed street (12th street) - Villa 715
P.O. Box 46752 - Abu Dhabi, U.A.E.
Tel.: 00971 2 4435622
Fax: 00971 2 4453673
Cellulare di emergenza: 00971 50 8180 780
e-mail: italianembassy.abudhabi@esteri.it
Home page: www.ambabudhabi.esteri.it
Cancelleria consolare Ambasciata d’Italia a Abu Dhabi
(vedi Ambasciata)
Consolato Generale d’Italia a Dubai
World Trade Center
P.O. Box 9250 Dubai
Tel.: 00971 4 3314167
Fax Sede: 00971 4 3317469
Cellulare d’emergenza: 00971 50 6563375
e-mail consolare: consular.dubai@esteri.it
e-mail informazioni: info.dubai@esteri.it
Alcune destinazioni della nostra programmazione richiedono più di una pagina libera sul passaporto per l'accesso al paese. È quindi buona norma controllare, prima della partenza, di avere un numero sufficiente di pagine libere per i timbri doganali. La normativa varia da paese a paese, alcuni ne richiedono una soltanto, altri addirittura 3. L'esperienza consiglia, per sicurezza, di avere almeno 2 pagine libere in più del numero delle destinazioni visitate. Se ad esempio si visitano 2 destinazioni, è consigliato avere 4 pagine libere sul passaporto.
Inoltre il passaporto deve essere integro in tutte le sue pagine e nella sua copertina: in caso sia danneggiato anche in piccola parte potrebbe essere negato l’imbarco.
Tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Per informazioni sui documenti necessari per viaggi all'estero con minori si prega di consultare il sito
http://www.viaggiaresicuri.it/#/approfondimenti/documentidiviaggio
Per conoscere la documentazione completa può essere utile anche consultare il sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/articolo/191
Non è richiesta nessuna vaccinazione obbligatoria ma è consigliabile consultare, con congruo anticipo sulla partenza, il sito "Viaggiare Sicuri" della Farnesina, che aggiorna costantemente l'informazione con eventuali richieste specifiche.
Viaggiando a latitudini diverse da quelle a cui siamo abituati, è consigliabile dotarsi una scorta di medicinali contro le malattie ricorrenti del turista, quali stati febbrili, mal di testa, problemi intestinali ecc.
Il tour operator consiglia di controllare eventuali escursioni acquistate in loco da organizzazioni non ufficiali e da privati e, in ogni caso, resta inteso che il nostro corrispondente locale non è responsabile per i disservizi causati dall’acquisto delle stesse.
Al momento del check-in in un hotel solitamente viene richiesta la carta di credito a garanzia e viene bloccata una determinata somma a titolo cauzionale. Ciò è totalmente slegato dal pagamento dei servizi effettuato dal tour operator ed è una prassi molto comune a livello internazionale. La carta di credito del cliente viene richiesta laddove l'hotel disponga di servizi opzionali a pagamento, quali il minibar, la TV via cavo, boutique o ristoranti, qualora cioè sia possibile acquistare e di conseguenza far addebitare gli importi da saldare al momento del check-out.
Negli Emirati Arabi Uniti le mance non sono di solito considerate obbligatorie, ma di certo vengono apprezzate dai camerieri, i cui stipendi sono piuttosto bassi. La percentuale che viene aggiunta al vostro conto va solitamente al ristorante e non al personale. I ristoranti e gli alberghi dei vari emirati applicano una tassa per il servizio e un'imposta municipale dalla percentuale variabile, compresa tra il 5% e il 20% del conto. La maggior parte degli alberghi è disposta a praticare uno sconto, ma i prezzi di quasi tutti gli altri beni sono fissi.
Il periodo migliore dell'anno per visitare gli Emirati Arabi Uniti è da novembre ad aprile, quando le condizioni climatiche sono ottime. Nei restanti mesi probabilmente passerete gran parte della giornata spostandovi da un impianto di aria condizionata all'altro invece di visitare i luoghi interessanti. Il Ramadan, il mese in cui i musulmani celebrano il digiuno dall'alba al tramonto, viene strettamente osservato nel paese e i locali che servono normalmente le bevande alcoliche durante questo periodo non lo fanno.
Le tradizioni gastronomiche del paese sono quelle tipiche degli altri paesi mediorientali: fuul (impasto di fave, aglio e limone), felafel (polpette fritte di ceci servite in una sorta di pane schiacciato), houmos (purea di ceci servita con aglio e limone) e shwarma (pollo o agnello con pita o pane schiacciato).
A Dubai, come in tutto il resto degli Emirati Arabi Uniti, le mance, di solito, non sono considerate obbligatorie ma, di certo, vengono apprezzate dai camerieri, i cui stipendi sono piuttosto bassi.
Le festività religiose seguono il calendario islamico Hijra (diverso da quello occidentale) e possono quindi cadere in date diverse di anno in anno. Eid al-Fitr (la Fine del Ramadan), Eid al-Adha (il Pellegrinaggio), Lailat al-Mi'raj (l'Ascensione del Profeta), il Compleanno del profeta e il Capodanno islamico sono le celebrazioni principali.
Spaziosi, moderni e climatizzati, i centri commerciali di Dubai sono una via di fuga dal caldo estivo e, per gli amanti dello shopping, un universo da scoprire. Nella frizzante città emiratina i mall sono luoghi da frequentare i compagnia dove il divertimento continua fino a tarda notte.
I centri commerciali principali, sempre frequentatissimi, offrono un’ampissima scelta sia sotto il punto di vista dello shopping che quello culinario. Durante festività come l’Eid o il Ramadan, i grandi mall diventano luoghi dove si tengono eventi speciali quali balli o manifestazioni culturali, spesso in presenza di artisti internazionali. Non è raro che si organizzino lotterie, spesso con ingenti premi di varia natura.
Alternativamente ai maestosi mall permane lo shopping dei souk che, oltre ad essere conveniente, apre una porta sul passato e permette di vivere esperienze esotiche, oltre che divertenti, durante le quali sarà d’obbligo trattare sui prezzi. La varietà degli articoli in vendita nei vari vicoli è strabiliante: dall'oro alle ultime novità hi-tech, dalle spezie alle sete orientali. Dubai è, senza ombra di dubbio, la città ideale dove acquistare tappeti persiani in quanto i negozianti propri del settore vendono merci aventi ottimi rapporti qualità-prezzo. La “nobile arte della trattativa” richiede abilità e pazienza in quanto non bisogna sentirsi obbligati a comprarli per il mero fatto che il commesso ha srotolato 40 tappeti per voi: questo “trucco” fa parte del rituale.
Il consumo di bevande alcoliche è consentito (ad eccezione dell’Emirato di Sharjah), esclusivamente in determinate aree come bar e ristoranti provvisti di apposita licenza, solo ai non musulmani che abbiano compiuto 18 anni (l’età minima sale a 21 per alcuni stabilimenti) È assolutamente vietato consumare alcool in luoghi pubblici non designati.
Guidare dopo aver consumato anche una modesta quantità di alcool è un reato che prevede una pena fino a 30 giorni di carcere. In caso di incidenti, indipendentemente dal fatto che ad assumere alcool sia stato il conducente o il passeggero, è previsto l’arresto per la persona in stato di alterazione.
Si raccomanda vivamente di non fotografare i luoghi dove vi è l’indicazione di divieto di fare foto o riprese cinematografiche, poiché, qualora nell'inquadratura fossero ripresi, anche accidentalmente o in lontananza, edifici considerati sensibili, è previsto l'arresto immediato.
Si attira l’attenzione in particolare sul fatto che i segnali di divieto talvolta sono poco visibili; si raccomanda pertanto di astenersi sempre dal fotografare siti governativi, uffici pubblici, stazioni di polizia, luoghi militari, Ambasciate, installazioni petrolifere, luoghi di culto, aeroporti (inclusi gli ambienti interni) e, in generale, ogni luogo che possa essere considerato sensibile, nel senso estensivo del termine.
Siamo in un paese musulmano, quindi il week-end è normalmente il giovedì pomeriggio ed il venerdì, anche se alcuni esercizi lavorano tutto il giovedì e chiudono venerdì ed il sabato. Nei Centri commerciali l'orario può essere più flessibile.
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