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Cosa fare in Bolivia
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Cosa fare in Bolivia

Paesaggi surreali e quote vertiginose, città vivaci e una popolazione che coltiva tradizioni ancestrali: la Bolivia, racchiusa nel cuore del continente sudamericano, assomiglia ad un sogno in cui realtà e magia si confondono. Scoprila con i nostri consigli.

Una delle tappe del tuo viaggio è sicuramente La Paz: ti trovi nella capitale più alta del mondo, quota 3.660 metri sul livello del mare. La città è adagiata in una vallata alla confluenza dei fiumi Rio la Plaz e il Rio Chuquiaguillo, e a vegliare sulla tua permanenza trovi le cime innevate dell’Illimani, che superano i 6.000 metri. A bordo di una delle audaci funivie urbane, il colpo d’occhio è assicurato! I numerosi musei, come il Museo Tiahuanaco, dedicato a questa civiltà preincaica, il Museo de Etnografia y Folklore, Casa Murillo, dedicata all’eroe dell’indipendenza boliviana, ti guidano alla comprensione di come questo Paese si sia trasformato nei secoli, mantenendo vive le sue tradizioni. Aspetto che non puoi non percepire passeggiando per la Paz e osservandone i contrasti. Accanto a te vedrai passare le cholita, donne che tramandano la tradizione aymara, con le loro gonne voluminose, le loro mantelle colorate e le piccole bombette che sembrano solo appoggiate sul capo. Fra i grattacieli restano incastonate antiche case in legno in stile coloniale e Plaza Murillo, dove affaccia la Cattedrale con le sue colonne e dominano i colori caldi del il palazzo presidenziale, si trova solo a pochi minuti dal Mercado de Brujas, ovvero il Mercato della Stregoneria. Qui trovi in vendita talismani, erbe medicinali e non meglio precisate pozioni, ma anche macabri feticci come filari di feti di lama e rane essiccate per celebrare sacrifici alla Pacha Mama, la Madre Terra, così da assicurarsi fortuna e raccolti abbondanti. Osservando fra la folla, non avrai difficoltà a riconoscere uno stregone!

A breve distanza di La Paz, nei pressi dello sconfinato Lago Titicaca, non perdere la visita di Tiahuanaco, la capitale dell’impero che regnava sulla Bolivia fino a prima dell’anno Mille e ora Patrimonio dell’UNESCO: lasciati incuriosire dal mistero che ancora oggi avvolge questo sito archeologico dove teste scolpite sono incassate in blocchi di pietra dalle forme perfette e giganteschi portali si stagliano contro il cielo.

La parte boliviana del Lago Titicaca ti offre anche la possibilità di assaporare la vita quotidiana delle popolazioni andine: una visita all’Andean Roots Eco Village, dove sono ricostruiti i tipici igloo di fango, dove si allevano vigogne, lama e alpaca, dove ancora si producono le tipiche imbarcazioni in canna di totora, ti permette di incontrare l’eccellenza delle tradizioni.
Un aliscafo che parte dalla località di Copacabana ti conduce nel mito della cultura incaica: solcando lo sconfinato Lago Titicaca raggiungi la Isla del Sol, dove si racconta che abbiano avuto origine Manco Cápac e Mama Ocllo, figure mitiche incaricate dal dio del Sole di fondare l’Impero Inca. Vuoi assicurarti eterna giovinezza e felicità? Percorri la Grande Scala Inca e bevi alla Sacra Fontana: tentare non nuoce! Un pizzico di felicità, se non dalle acque miracolose, ti è offerto dallo spettacolo di albe e tramonti: in questo scenario, a quasi 4.000 metri, sono stupefacenti. La Isla de La Luna, un tempo accessibile solo al Qhapaq Inca, il sovrano dell’impero, era invece luogo di sacrifici: nel tempio Inca Iñak Uyu, dedicato alle Vergini del Sole, le bambine prescelte venivano immolate al sole e alla luna. Quando si fa buio, poi, non lasciarti sfuggire di ammirare con gli occhi degli Aymara il limpidissimo cielo dell’emisfero australe dal piccolo Osservatorio Cosmico Alajpacha.

Nei pressi di La Paz, poi, puoi iniziare a prendere confidenza con i paesaggi surreali che la natura ha donato alla Bolivia: la Valle della Luna è un labirinto di guglie e di piccoli cayon, frutto dell’erosione. Divertiti a zigzagare lungo il percorso tracciato fra le sagome affilate di questi pinnacoli, con le luci e le ombre che ti fanno sembrare questo paesaggio ancora più intricato e onirico. Questa volta gli Inca e le loro divinità non hanno meriti onomastici: si racconta che a battezzarla sia stato l’astronauta Neil Armstrong, che di passeggiate lunari certo s’intendeva.

A colpire ancora di più la tua fantasia c’è poi il Salar de Uyuni: a quasi 3.700 metri sul livello del mare, in una regione desertica fatta di rocce polverose, di pozze ribollenti e di geyser, di lagune celesti, verde smeraldo e rosso rubino popolate dai fenicotteri, c’è una enorme macchia di un bianco accecante. 10.580 chilometri quadrati, quasi quanto la superficie dell’Abruzzo, ricoperti da una crosta di sale spessa 10 metri: qui sono evaporate le acque di immensi laghi salati preistorici, creando una superficie perfettamente pianeggiante, fratturata in quelle che sembrano piastrelle esagonali. Arrivandoci a bordo di una jeep 4x4, ti troverai in un miraggio: il silenzio acuisce i tuoi sensi, e la luce del sole che si rifrange sui cristalli salini disegna uno scenario magico, irreale. Se sarai abbastanza fortunato da visitare il lago dopo una pioggia, la linea dell’orizzonte sarà indistinguibile e il sottile velo d’acqua che coprirà la crosta salata, riflettendo il cielo, ti permetterà di camminare sulle nuvole.
Nella parte centrale del Salar, poi, si trova la Isla Incahuasi, una sorta di oasi, che in questo deserto di sale non può che contraddistinguersi per la sua bizzarria. Su questa collina dalla superficie rocciosa, ricca di fossili di alghe marine, si ergono un’infinità di cactus giganti, alcuni vecchi di centinaia di anni, cresciuti fino ad un'altezza di oltre 12 metri. Salendo in cima alla collina, il panorama a tutto tondo sulla distesa di sale è incredibile. Per completare la tua esperienza surreale presso il Salar de Uyuni, puoi dormire in un hotel completamente costruito di blocchi di sale, affacciato sul deserto. Qui, non perdere di ammirare le albe e i tramonti: il bianco che con la luce del giorno ti acceca, si addolcisce in colori pastello.

Un vero gioiello che impreziosisce il tuo tour della Bolivia è Sucre, un Patrimonio dell’UNESCO che si trova a 2.790 metri sul livello del mare.  La capitale costituzionale della Bolivia e sede della Corte Suprema vanta quattro nomi: Sucre, La Plata, Charcas, Ciudad Blanca. La particolare attenzione al suo sviluppo urbanistico, la stratificazione di stili architettonici europei, dal gotico al barocco al neoclassico, le strade che formano perfetti angoli retti ti invitano a passeggiare e a meravigliarti dei chiostri luminosi, delle ceramiche colorate che decorano i muri, degli inaspettati murales. Sali sui tetti del Templo de San Felipe Neri per avere una spettacolare panoramica della città, e visita la Casa della Libertà, sulla piazza principale, dove Simòn Bolìvar siglò la Dichiarazione di Indipendenza il 6 Agosto 1825.
A poca distanza dalla città di Sucre trovi un’altra meta interessante, Tarabuco. L’etnia Yampara, che ancora conserva i propri costumi risalenti all’epoca preispanica, si concentra in questa località. Qui si vendono i migliori tessuti della Bolivia, coloratissimi e dalle simmetrie perfette, uomini e donne indossano i costumi tradizionali e dei buffi copricapi ispirati agli elmi dei conquistador spagnoli e il mercato domenicale conserva ancora la propria autenticità.

Strettamente legata alla storia di Sucre, c’è poi Potosì, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità per i molteplici edifici coloniali ma anche per la sua storia ricca e tragica. La città fu fondata nel 1545 in seguito alla scoperta di vene d’argento, che determinarono la ricchezza e lo splendore tanto di questo centro quanto di Sucre. Il suo sviluppo fu immediato, dall’Africa furono portati molti schiavi a lavorare nelle miniere, ritenute il maggiore complesso industriale del XVI secolo. Nelle viscere della montagna di fronte alla città, il Cerro Rico, ci sono ancora oggi miniere in attività, e ancora oggi vi lavorano operai che sfidano fatiche e condizioni a dir poco disagevoli affidando le proprie offerte a el tìo, un demone del folclore dalle fattezze grottesche.

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