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Confina a Nord con Thailandia e Laos, ad Est col Vietnam, a Sud ancora con Vietnam e il Golfo del Siam, ad Ovest ancora con Golfo del Siam e Thailandia.
Il clima in Cambogia è regolato da due monsoni, che stabiliscono il ritmo della vita agricola. Da novembre a marzo soffia il monsone di Nord-Est, fresco, secco e portatore di poca pioggia. Da maggio ai primi di ottobre il monsone Sud-Ovest porta venti forti, un alto grado di umidità e frequenti precipitazioni. Fra queste due stagioni il tempo è variabile.
La temperatura massima giornaliera va dai 35°C di aprile, il mese più caldo, ai 20°C di gennaio, il mese più freddo. Le minime solitamente oscillano dagli 8 agli 11 gradi al di sotto delle massime. La stagione delle piogge (da maggio a ottobre), anche se parecchio umida, è un buon periodo per visitare Angkor: in questi mesi i fossati sono pieni e la vegetazione lussureggiante.
Moneta ufficiale: Riel; usati comunemente anche i Dollari americani.
La lingua ufficiale è il cambogiano. Sono diffusi anche l'inglese e il francese.
Il fuso orario in Cambogia è GMT+7, quindi si calcolano 6 ore in più rispetto all'Italia, 5 quando in Italia è in vigore l'ora legale.
220V, 50Hz, con prese a due poli.
Indumenti di cotone, leggeri e comodi, come t-shirt, camicie e pantaloni, sono l'abbigliamento ideale per visitare il paese durante tutto l'arco dell'anno.
Da non scordare sono sicuramente un cappellino per il sole, un impermeabile per qualche improvviso acquazzone ed un maglioncino che si renderà necessario per l'immancabile aria condizionata degli hotel e dei ristoranti.
Indispensabili sono un paio di scarpe comode per camminare in città e scarponcini da trekking per le escursioni fuori città e ai templi di Angkor.
Le autorità cambogiane informano sul rigido codice di abbigliamento per le visite al sito archeologico di Angkor. Ai visitatori che si presenteranno in biglietteria con abiti non idonei, troppo corti o trasparenti, non verrà rilasciato il biglietto e saranno quindi impedite le visite. I controlli poi sono estesi a tutti i templi del parco archeologico, per cui potrebbe essere impedito l'accesso anche dopo che il biglietto è stato rilasciato, a discrezione dei vari addetti agli ingressi. Va ricordato che oltre ad essere, in alcuni casi, luoghi di culto, i templi di Angkor sono considerati la massima espressione della cultura Khmer. Le leggi locali che ne regolano la frequentazione sono perciò improntate al massimo rispetto possibile. È dunque opportuno prevedere un abbigliamento consono, quali pantaloni lunghi o pantaloncini sotto le ginocchia e maglie a maniche corte e non troppo scollate.
In Cambogia si professa nella quasi totalità il buddismo Theravada o Hinayana, una dottrina religiosa che vide la sua prima diffusione dall'India meridionale. É tradizione, per tutti i buddisti maschi, trascorrere un periodo più o meno lungo in monastero, almeno una volta nella vita. Molti di loro completano nei monasteri i loro studi, vestendo il tradizionale abito arancione.
Molto diffusa è la cultura animista e la credenza legata al culto degli spiriti. Vicino a ogni abitazione c'è sempre una casetta dove alberga un nume al quale si fanno offerte di cibo o di fiori. La dimensione della casetta è proporzionale alla potenza dello spirito da blandire.
Nel Paese vive anche una minoranza musulmana che discende dai Cham vietnamiti e che oggi è composta principalmente da emigrati pakistani e afgani.
Fortunatamente, gran parte della cultura cambogiana è sopravvissuta alla politica della tabula rasa attuata da Pol Pot nei confronti della storia. Oltre ad aver ucciso più di due milioni di persone, i Khmer Rossi hanno distrutto un'infinità di opere d'arte, statue e libri. Alcuni famosi esemplari architettonici dell'era di Angkor, come l'Angkor Wat e l'Angkor Thom, sono usciti relativamente illesi dalla loro furia distruttrice.
Danza e musica tradizionali, estremamente originali e antiche, allo stesso modo, sono state messe al bando dal regime di Pol Pot: se l'eredità musicale si è saputa tramandare nonostante i tentativi di soppressione, la danza ha sofferto dell'eliminazione sistematica di una intera generazione di ballerine e di lavoratori dello spettacolo. Solo dopo la deposizione del regime si è potuto tentare di ricostruire questo patrimonio culturale.
La prima testimonianza di un insediamento umano risale al 6000 a.C.: nella zona di Battambang sono stati rinvenuti manufatti in terracotta. Gli abitanti di queste terre, una volta stabilizzati in insediamenti permanenti, si nutrivano di pesce e riso e vivevano in abitazioni su palafitte.
Dal I al VI secolo, gran parte della Cambogia apparteneva al regno di Funan, uno dei più antichi del Sud-Est asiatico, che svolse un ruolo fondamentale nello sviluppo delle istituzioni politiche, della cultura e delle arti dei futuri stati khmer. Tuttavia fu l'era di Angkor, che ebbe inizio nell'VIII secolo, a trasformare radicalmente il regno in una civiltà votata alla religione e all'arte. Dopo il XIII secolo questa civiltà, indebolita da lotte dinastiche, venne di volta in volta minacciata da invasori, soprattutto Thai, fino al XIX secolo.
Dopo alcune battaglie navali, nel 1863, venne firmato un trattato che sanciva la creazione del protettorato francese. Nel 1884 i Francesi obbligarono il re Norodom a siglare un altro accordo che trasformava il paese in una colonia. Seguì poi un periodo di relativa calma.
Nel 1941 le autorità francesi designarono un giovane principe di 19 anni, Sihanouk, alla carica di re della Cambogia, sperando di poter controllare facilmente un giovane inesperto. Ma si trattò di un grave errore di valutazione: gli anni che seguirono il 1945 furono segnati da aspri conflitti e dal declino del potere coloniale francese, già indebolito dalla guerra con i vicini Vietnam e Laos.
La Cambogia proclamò la propria indipendenza nel 1953 e il re Norodom Sihanouk continuò a dominare la scena politica nazionale per i successivi anni, prima di essere spodestato dall'esercito. Nel 1970 le truppe americane e sudvietnamite invasero la Cambogia per sradicare le forze comuniste vietnamite. Il sovrano, in esilio a Pechino, si riorganizzò con i Khmer Rossi di Pol Pot e, dopo la riconquista del potere, nel 1975, si procedette alla deportazione nelle campagne o all'eliminazione sistematica di milioni di Cambogiani (soprattutto quelli più istruiti) nel tentativo di trasformare il Paese in una cooperativa agraria, di stampo maoista, dominata dalla classe agricola. Solo l'invasione vietnamita della Cambogia pose fine al regime dei Khmer Rossi nel 1979, invasione a cui seguì un decennio di controllo da parte dell'esterno.
Verso la metà del 1993, le elezioni condotte sotto l'egida dell'ONU portarono alla creazione di una nuova costituzione e al reinsediamento di Norodom Sihanouk al trono cambogiano. I Khmer Rossi boicottarono le elezioni, si rifiutarono di partecipare ai colloqui di pace e proseguirono nell'acquisto di grandi quantitativi di armi dalle maggiori autorità militari cambogiane. Nei mesi seguenti alle elezioni venne promulgata un'amnistia in favore di tutti coloro che avevano abbandonato le fila dei Khmer: le prime defezioni si ebbero nel 1994, quando i Khmer Rossi furono dichiarati criminali dal governo cambogiano. Nel febbraio del 2002, nonostante cinque anni di trattative tra l'ONU e il governo cambogiano, è fallito il tentativo di istituire un tribunale, composto anche da membri di altre nazioni, per giudicare i crimini di guerra compiuti dai Khmer Rossi.
Questi ultimi decenni, nonostante l'instabilità politica sofferta anche a livello internazionale, hanno spinto la Cambogia ad una timida crescita in termini economici, da attribuire soprattutto al capitale straniero e allo sviluppo del turismo.
Ottenere il Visto Turistico per la Cambogia, valido per 30 giorni, al costo di circa 40 USD ed è possibile averlo in due modi:
Visto Online (e-Visa): prima della partenza, è possibile richiedere il visto online seguendo la procedura sul sito ufficiale governativo. Sarà necessario fornire i dati personali, la scansione del passaporto e una foto tessera. Il pagamento del visto avviene online, e dopo circa tre giorni si riceve il visto via email. Sarà necessario stamparlo e presentarlo all'Immigrazione il giorno dell'arrivo in Cambogia, insieme al passaporto.
L'accesso in Cambogia con il visto online (e-Visa) è limitato ai seguenti posti di confine:
Per tutti gli altri attraversamenti di frontiera il Visto Turistico dovrà essere richiesto in loco laddove consentito.
Visto all'Arrivo: è possibile ottenere il visto all'arrivo presso alcuni aeroporti e punti di ingresso designati. Per fare ciò, si dovrà compilare un modulo (disponibile al punto di ingresso), fornire una foto tessera (in mancanza, potrebbe essere richiesto un supplemento di 3-5 USD a persona) e presentare il passaporto, che deve avere una validità residua di almeno 6 mesi e due pagine vuote. I punti di ingresso per ottenere il visto all'arrivo sono:
Nota importante: se si prevede di fare anche solo transito a Siem Reap (REP), assicurarsi di ottenere un Transit Visa prima della partenza, presso l'ambasciata o tramite il servizio online.
Si consiglia di assicurarsi che il passaporto sia perfettamente integro, in caso contrario potrebbe essere respinto all'ingresso nel Paese.
Il visto d'ingresso è soggetto all'approvazione dell'Immigration Office. Nel caso lo stesso non venisse approvato, i clienti saranno comunque tenuti al pagamento della penale prevista da contratto di viaggio (100% di penale). Il costo del visto non è rimborsabile. L'emissione del visto è da considerarsi quindi come un servizio disgiunto dal pacchetto turistico pertanto Idee per Viaggiare non potrà ritenersi in alcun modo responsabile della mancata approvazione ed emissione del visto stesso.
I Signori partecipanti ad un viaggio da noi organizzato sono tenuti ad informarsi, in base alla propria nazionalità, sull'eventuale necessità di richiedere un visto turistico d'entrata per il Paese visitato. Il tour operator non è responsabile per mancati imbarchi per documenti di espatrio non in regola.
Alcune destinazioni della nostra programmazione richiedono più di una pagina libera sul passaporto per l'accesso al paese. È quindi buona norma controllare, prima della partenza, di avere un numero sufficiente di pagine libere per i timbri doganali. La normativa varia da paese a paese, alcuni ne richiedono una soltanto, altri addirittura 3. L'esperienza consiglia, per sicurezza, di avere almeno 2 pagine libere in più del numero delle destinazioni visitate. Se ad esempio si visitano 2 destinazioni, è consigliato avere 4 pagine libere sul passaporto.
Inoltre il passaporto deve essere integro in tutte le sue pagine e nella sua copertina: in caso sia danneggiato anche in piccola parte potrebbe essere negato l’imbarco.
Tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Per informazioni sui documenti necessari per viaggi all'estero con minori si prega di consultare il sito
http://www.viaggiaresicuri.it/#/approfondimenti/documentidiviaggio
Per conoscere la documentazione completa può essere utile anche consultare il sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/articolo/191
Non è necessaria nessuna vaccinazione se il viaggio si limita a toccare le principali località turistiche. La profilassi antimalarica può essere utile a coloro che decidono di inoltrarsi in zone paludose.
Onde evitare disturbi intestinali si consiglia di non consumare ghiaccio e di non mangiare verdure crude o frutta già sbucciata. Negli hotel tutti gli alimenti possono essere consumati senza timore, compreso il ghiaccio. Si consiglia di prendere le dovute precauzioni per evitare punture di insetti.
Si raccomanda di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.
Ogni luogo ha la sua natura... e mentre voi osservate la natura, la natura sta osservando voi!
La vegetazione rigogliosa del paese è l’habitat naturale di molte specie animali, non pericolose per l’uomo. L’esistenza di un ecosistema tropicale non esclude la diffusione di piccoli ratti che ogni tanto fanno capolino nelle vicinanze dei resort o degli alberghi, attratti dal calore e dalla possibilità di trovare del cibo.
Il geco, che fa la sua comparsa dopo il tramonto, è molto comune in tutte le zone a clima temperato e svolge una funzione importante perché si ciba di insetti parassiti e spesso diventa parte delle mura domestiche.
Tra le specie comuni può essere inoltre annoverata anche la volpe volante, un pipistrello notturno del tutto innocuo che si ciba principalmente della frutta che si trova sulle cime degli alberi e delle palme (soprattutto alle Maldive, alle Seychelles ed in alcune isole caraibiche).
È possibile incontrare anche insetti di piccole dimensioni assolutamente non velenosi. Non può essere perciò completamente esclusa la possibilità che nella propria camera possano introdursi, magari dopo aver lasciato aperta la finestra, piccolissimi insetti. Ciò non denota una carenza di pulizia da parte della struttura ma è semplicemente frutto della natura che circonda la maggioranza dei resort che periodicamente utilizzano prodotti per tenerli lontani.
Si consiglia in ogni caso di munirsi di repellenti e di adottare le normali precauzioni.
Il tour operator consiglia di controllare eventuali escursioni acquistate in loco da organizzazioni non ufficiali e da privati e, in ogni caso, resta inteso che il nostro corrispondente locale non è responsabile per i disservizi causati dall’acquisto delle stesse.
Alcune strutture alberghiere accettano anche un deposito cauzionale in contanti, proporzionale al numero di giorni di soggiorno, quando il cliente non sia in possesso di una carta di credito.
La cifra viene stabilita direttamente al momento dell'ingresso in hotel.
Al momento del check-in in un hotel solitamente viene richiesta la carta di credito a garanzia e viene bloccata una determinata somma a titolo cauzionale. Ciò è totalmente slegato dal pagamento dei servizi effettuato dal tour operator ed è una prassi molto comune a livello internazionale. La carta di credito del cliente viene richiesta laddove l'hotel disponga di servizi opzionali a pagamento, quali il minibar, la TV via cavo, boutique o ristoranti, qualora cioè sia possibile acquistare e di conseguenza far addebitare gli importi da saldare al momento del check-out.
Le camere triple sono generalmente camere doppie con l'aggiunta di una sistemazione per la terza persona: potrebbe trattarsi di una brandina, un sofa bed (letto derivato da un sofa pre-esistente) o un futon (materasso a terra).
Per bambini al di sotto dei 12 anni la struttura potrebbe prevedere la condivisione dei letti esistenti.
Le autorità cambogiane informano sul sempre più rigido codice di abbigliamento per le visite al sito archeologico di Angkor. Ai visitatori che si presenteranno in biglietteria con abiti non idonei, troppo corti o trasparenti, non verrà rilasciato il biglietto e saranno quindi impedite le visite. A discrezione dei vari addetti agli ingressi, i controlli sono estesi a tutti i templi del parco archeologico, per questo motivo potrebbe essere impedito l'accesso anche dopo che il biglietto è stato rilasciato. Oltre ad essere luoghi di culto , è bene ricordare che i templi di Angkor sono considerati la massima espressione della cultura Khmer e pertanto le leggi locali che li regolano sono impostate al massimo rispetto possibile. E' consigliato indossare pantaloni lunghi o pantaloncini, sotto le ginocchia, maglie a maniche corte e soprattutto non troppo scollate.
Si consiglia un atteggiamento rispettoso se si vuole riprendere la popolazione locale e in molti casi è opportuno chiedere il permesso agli interessati che generalmente si dimostrano molto disponibili.
In generale, la cucina khmer è simile a quella thailandese, ma fa un uso più moderato delle spezie. Un pasto cambogiano prevede quasi sempre la zuppa, mentre il pesce è senza dubbio il piatto principale.
Tra i dolci si segnala la torta di riso, piuttosto appiccicosa e il pudding preparato con i frutti dell'albero del pane.
Le feste del buddhismo theravada vedono come massimo momento per acquisire meriti, l'offerta ai templi durante i giorni di festa (che corrispondono alle fasi lunari). L'importante è l'atto di offrire: una volta donato il cibo, ad esempio, questo può essere ripreso e consumato con i monaci.
Sono importanti anche gli atti di carità: vicino ai templi ci sono numerose gabbiette piene di passerotti e facendo un'offerta si può liberare un uccellino che ritornerà poi da solo in gabbia, dove sa di trovare cibo, ma l'importante è stato l'atto di carità di chi lo ha liberato anche solo per pochi minuti.
Nei mercati in Cambogia si vendono moltissimi orologi. Ciò ha una ragione: durante i 3 anni, 8 mesi e 20 giorni del regime di Pol Pot ai cambogiani fu praticata una singolare tortura psicologica mediante la cancellazione del tempo. Nessuno poteva sapere che ora fosse e tantomeno che giorno o anno.
ll Capodanno lunare, alla fine di gennaio o agli inizi di febbraio, viene celebrato dalle comunità cinesi e vietnamite.
I festeggiamenti per il Capodanno khmer, a metà aprile, bloccano l'intero paese per tre giorni e prevedono il lancio per le strade di grandi quantità d'acqua e borotalco: è una festa molto vivace e anche i turisti, bersagliati, sembreranno sbigottite statue di gesso.
Il Chat Preah Nengkal, la cerimonia dell'Aratura Reale, ha luogo ai primi di maggio presso il palazzo reale di Phnom Penh.
La più importante festività del calendario khmer è il Bom Om Tuk, ai primi di novembre, che segna la fine della stagione delle piogge: si tratta del periodo migliore per visitare Phnom Penh o Siem Reap.
Banche, ministeri e ambasciate rimangono chiuse durante le festività pubbliche e le manifestazioni.
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Il passato fastoso, dal regno di Funan all'era di Angkor, fino alla colonizzazione francese e ai Khmer Rossi