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756.950 kmq
18.730.000
Confina a Nord con il Perù, ad Est con la Bolivia e l'Argentina e a Sud con lo stretto di Drake.
Situato nell’emisfero australe, in Cile le stagioni sono invertite rispetto all’Italia: primavera (settembre/dicembre); estate (dicembre/marzo); autunno (marzo/giugno); inverno (giugno/settembre).
Il fatto che il Paese si estenda per circa 4.200 chilometri determina l'esistenza di fasce climatiche molto differenti tra loro.
In generale il periodo migliore per visitare le regioni della Patagonia e della Terra del Fuoco è l’estate australe (da ottobre ad aprile) poiché le temperature sono più miti e le giornate più lunghe.
Il Nord, dove si trova il Deserto di Atacama, è visitabile tutto l’anno.
Nell’Isola di Pasqua il clima ha una temperatura annuale media di 18°C: in primavera e in estate (da ottobre a marzo) il clima è secco; da aprile a settembre può piovere; da giugno ad agosto, il periodo invernale, le temperature sono più fresche e temperate.
La valuta ufficiale è il Peso Cileno.
Dollari USA ed Euro sono generalmente accettati ovunque, e il cambio può essere fatto presso gli uffici di cambio autorizzati o le banche. Sono accettate le maggiori carte di credito.
La lingua ufficiale è lo Spagnolo. Conosciuta anche la lingua inglese. Alcuni dialetti indigeni sono tuttora in uso, particolarmente il Mapuche ed il Quechua.
Il fuso orario è GMT-3, quindi si calcolano 4 ore in meno rispetto all'Italia quando in Cile vige l’ora legale (da ottobre a marzo); 6 ore in meno quando in Italia è in vigore l’ora legale; 5 ore in meno negli altri periodi. L’Isola di Pasqua è su fuso orario GMT-5.
La corrente elettrica è a 220V/50 Hz.
A causa dell’estensione longitudinale del Cile e della varietà degli ambienti, e di conseguenza delle condizioni climatiche diverse anche nello stesso periodo, si suggerisce di portare un abbigliamento pratico e che consenta di affrontare le diversità di clima.
È bene portare sempre con sé un pile o una giacca a vento leggera anche durante l’estate australe se si visitano la Patagonia, la Terra del Fuoco e l’estremo Nord (escursione termica nel Salar de Atacama).
Consigliati anche: guanti, cappello, scarpe da trekking, occhiali da sole e creme solari, costume da bagno.
La stragrande maggioranza della popolazione cilena è di religione cattolica (quasi il 70 per cento).
L'identità culturale del Cile è stata profondamente influenzata dalla conquista spagnola: basti pensare che La Araucana, componimento che racconta la conquista del Cile dal punto di vista delle truppe spagnole, a cui si accompagnava l'autore Alonso de Ercilla, è considerato dai Cileni il poema epico che celebra tanto l'eroismo degli Indios quanto la nascita della nazione.
La letteratura è un'arte per cui il Cile vanta due Premi Nobel: si tratta del poeta Pablo Neruda e della poetessa Gabriela Mistral.
Anche nella musica e nel ballo tradizionale emerge l'influenza europea: la danza ufficiale cilena, la cueca, è diffusa in diverse varianti su tutto il territorio del Paese ed è di origine spagnola, così come la tonada, un genere musicale spagnolo che in Cile ha preso la forma di canzone lenta e malinconica. La musica cilena moderna è nota al mondo per la profonda connessione con il clima politico: il movimento della Nueva Canción Chilena, di cui hanno fatto parte Violeta Parra, Víctor Jara, e gli Inti-Illimani, è nato negli anni '60 per raccontare il Paese e rivendicare la necessità di un cambiamento sociale.
Anche la cucina, un aspetto della tradizione che non passerà inosservato a chi viaggia in Cile, è una commistione di ingredienti locali, come pesce, alghe, tuberi e mais, con prodotti introdotti dagli Spagnoli, e con le ricette degli immigrati che nel corso dei secoli hanno popolato il Paese. Fra i piatti tipici, la paila marina, una zuppa di speziata di pesce e verdure, i porotos granados, uno stufato di legumi con verdure e spezie, il curanto, un piatto a base di frutti di mare, carne di maiale e di pollo, verdure, e un impasto di patate e farina, cotto in una buca scavata nel terreno con il calore di brace e pietre arroventate.
Popolato dal 10.500 a.C., nei secoli in Cile hanno convissuto diverse popolazioni amerinde, che vivevano sostanzialmente di agricoltura: nelle aree settentrionali erano insediati gruppi come gli Aymara, mentre nel Sud del Paese si erano stabiliti i Mapuche. L’impero Inca, nel XV secolo, estese i propri confini fino al fiume Maule, che nasce sulle Ande, vicino all’Argentina, e sfocia nel Pacifico, dividendo idealmente in due la lingua di terra del Cile.
Il primo contatto con gli Europei avvenne nel 1520, con le esplorazioni di Ferdinando Magellano. Quindici anni dopo, successivamente all’abbattimento dell’impero Inca, le truppe spagnole iniziarono i tentativi di conquista. Pedro de Valdivia fondò città e insediamenti, e il Cile venne annesso al Vicereame del Perù, da cui si rese indipendente nel 1818. Per oltre tre secoli i Mapuche opposero la propria resistenza alla colonizzazione e solo nel 1881 vennero deposte le armi.
Dopo l’indipendenza, l’economia cilena cominciò a crescere, con lo sfruttamento delle risorse minerarie e con il commercio internazionale, e si diede avvio alla modernizzazione delle strutture statali. Il Paese fu governato per quasi un secolo dalle oligarchie dei grandi proprietari terrieri e dei giacimenti e dalle gerarchie militari. Nel 1920, con l’affermarsi del liberale Artruro Alessandri alla presidenza del Cile, venne inaugurata una stagione di riforme sociali ed economiche. La recessione degli anni ‘30 scompaginò gli equilibri politici e sul fronte economico si accentuò la dipendenza dagli Stati Uniti.
Solo a partire dagli anni ‘60, dopo il devastante terremoto che segnò l’inizio del decennio, il Paese tentò di affrancarsi dai capitali americani nazionalizzando le risorse minerarie, ed investì in una moderata riforma agraria. Gli anni ‘70 si aprono con il governo del socialista Salvador Allende, che in maniera più incisiva spinse per la nazionalizzazione delle risorse, scatenando il malcontento delle élite economiche e del governo statunitense. La profonda crisi economica in cui versava il Paese alimentò l’instabilità e nel 1973 venne messo in atto il golpe che consegnò il potere ad Augusto Pinochet: la sua dittatura, repressiva e violenta, improntata a un liberismo che finì per agevolare gli strati più ricchi della popolazione, sollevò proteste interne e condanne internazionali ma si protrasse fino al 1990.
Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati dal tentativo di fare luce sulle violazioni dei diritti umani perpetrate negli anni della dittatura, e dalle politiche economiche che hanno reso il Cile uno dei Paesi più ricchi dell’America Latina.
È richiesto passaporto in corso di validità con data di scadenza non inferiore ai 6 mesi.
Non è richiesto alcun visto per soggiorni inferiori ai tre mesi. All’arrivo in Cile dovrà essere compilato un formulario di dichiarazione doganale che va mantenuto fino alla fine del soggiorno e restituito alla dogana in uscita.
Alcune destinazioni della nostra programmazione richiedono più di una pagina libera sul passaporto per l'accesso al paese. È quindi buona norma controllare, prima della partenza, di avere un numero sufficiente di pagine libere per i timbri doganali. La normativa varia da paese a paese, alcuni ne richiedono una soltanto, altri addirittura 3. L'esperienza consiglia, per sicurezza, di avere almeno 2 pagine libere in più del numero delle destinazioni visitate. Se ad esempio si visitano 2 destinazioni, è consigliato avere 4 pagine libere sul passaporto.
Inoltre il passaporto deve essere integro in tutte le sue pagine e nella sua copertina: in caso sia danneggiato anche in piccola parte potrebbe essere negato l’imbarco.
Tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Per informazioni sui documenti necessari per viaggi all'estero con minori si prega di consultare il sito
http://www.viaggiaresicuri.it/#/approfondimenti/documentidiviaggio
Per conoscere la documentazione completa può essere utile anche consultare il sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/articolo/191
Non è prevista nessuna vaccinazione obbligatoria.
Nella zona Nord del Cile si raggiungono altitudini che potrebbero causare malesseri a quanti hanno problemi cardiovascolari. Per ambientare l’organismo all’alta quota ed evitare il mal di montagna è bene salire gradualmente, consumare pasti leggeri, evitare di fare sforzi, non introdurre alcool e sedativi, bere molta acqua. La maggior parte degli hotel dispone di bombole di ossigeno. Suggeriamo di controllare il proprio stato di salute prima della partenza.
Il livello qualitativo delle strutture sanitarie è abbastanza soddisfacente, e le prestazioni sanitarie sono a pagamento. Si raccomanda di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura di spese mediche e che preveda l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento del paziente.
Ogni luogo ha la sua natura... e mentre voi osservate la natura, la natura sta osservando voi!
La vegetazione rigogliosa del paese è l’habitat naturale di molte specie animali, non pericolose per l’uomo. L’esistenza di un ecosistema tropicale non esclude la diffusione di piccoli ratti che ogni tanto fanno capolino nelle vicinanze dei resort o degli alberghi, attratti dal calore e dalla possibilità di trovare del cibo.
Il geco, che fa la sua comparsa dopo il tramonto, è molto comune in tutte le zone a clima temperato e svolge una funzione importante perché si ciba di insetti parassiti e spesso diventa parte delle mura domestiche.
Tra le specie comuni può essere inoltre annoverata anche la volpe volante, un pipistrello notturno del tutto innocuo che si ciba principalmente della frutta che si trova sulle cime degli alberi e delle palme (soprattutto alle Maldive, alle Seychelles ed in alcune isole caraibiche).
È possibile incontrare anche insetti di piccole dimensioni assolutamente non velenosi. Non può essere perciò completamente esclusa la possibilità che nella propria camera possano introdursi, magari dopo aver lasciato aperta la finestra, piccolissimi insetti. Ciò non denota una carenza di pulizia da parte della struttura ma è semplicemente frutto della natura che circonda la maggioranza dei resort che periodicamente utilizzano prodotti per tenerli lontani.
Si consiglia in ogni caso di munirsi di repellenti e di adottare le normali precauzioni.
Il tour operator consiglia di controllare eventuali escursioni acquistate in loco da organizzazioni non ufficiali e da privati e, in ogni caso, resta inteso che il nostro corrispondente locale non è responsabile per i disservizi causati dall’acquisto delle stesse.
Al momento del check-in in un hotel solitamente viene richiesta la carta di credito a garanzia e viene bloccata una determinata somma a titolo cauzionale. Ciò è totalmente slegato dal pagamento dei servizi effettuato dal tour operator ed è una prassi molto comune a livello internazionale. La carta di credito del cliente viene richiesta laddove l'hotel disponga di servizi opzionali a pagamento, quali il minibar, la TV via cavo, boutique o ristoranti, qualora cioè sia possibile acquistare e di conseguenza far addebitare gli importi da saldare al momento del check-out.
Alcuni hotel possono richiedere il pagamento in loco di tassa di soggiorno e di resort fee non prepagabili dall'Italia. L'importo può variare da hotel a hotel o da località a località.
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